Chiuse le indagini su Palamara, nuove accuse di corruzione: un «affare molto vantaggioso» e vacanze gratis in cambio di aiuti nei processi

Concluse le indagini sull’ex consigliere del Csm, che oggi ha annunciato di volersi candidare alle prossime Politiche. La Procura di Perugia lo accusa anche di un «affare molto vantaggioso» in cui l’ex magistrato sarebbe stato «socio occulto»

La procura di Perugia ha aggiunto nuove accuse di corruzione per l’ex consigliere del Csm Luca Palamara, nel giorno in cui gli inquirenti hanno depositato l’avviso di conclusione delle indagini coordinate dai sostituti Gemma Miliani e Mario Formisano. L’ex pm di Roma è ora accusato anche di aver messo a disposizione di due imprenditore «le sue funzioni e i suoi poteri», da cui Palamara avrebbe ottenuto la partecipazione a «un affare molto vantaggioso». Nell’affare ci sarebbe stato anche l’uso gratuito di uno scooter, il pagamento di alcune multe e poi soggiorni gratis a Capri e Roma. Oltre a Palamara, nell’atto di conclusione delle indagini sono anche coinvolti quindi Leonardo Manfredi Ceglia e Federico Aureli.


L’accusa su un «affare molto vantaggioso»

Secondo gli atti di Perugia sulla base delle indagini della Guardia di Finanza, sarebbe stato Aureli a coinvolgere Palamara nell’«affare molto vantaggioso». L’ex pm sarebbe stato un «socio occulto» della Kando beach che ha sede a Olbia, in Costa Smeralda, con la quota intestata a un commercialista «amico di lunga data» dell’ex pm. Secondo la procura perugina, la Kando beach avrebbe acquistato un bar, da cui Palamara, che partecipava alla gestione dell’attività, avrebbe intascato gli utili. In cambio l’ex pm si sarebbe interessato a far ottenere al bar tutti i permessi necessari, sempre sfruttando la propria posizione. Inoltre avrebbe «favorito il buon esito» di un processo penale al tribunale di Roma. I fatti di cui è accusato Palamara si sarebbero svolti tra l’ottobre del 2016 e il maggio del 2019. Dall’imprenditore Ceglia, invece, Palamara avrebbe ricevuto l’offerta per quattro vacanze in hotel a Capri e «diversi» a Roma. Soggiorni offerti in cambio di un impegno dell’ex pm per «favorire il buon esito» di un altro processo penale contro lo stesso Ceglia e alcuni suoi congiunti, oltre che di una causa di divorzio.


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