Mosca sospende le forniture di energia elettrica a Helsinki. La società di rete finlandese: «Eravamo preparati»

Il presidente finlandese Sauli Niinisto ha smentito tuttavia l’esistenza di ostilità con Mosca, comunicando su Twitter di aver avuto una conversazione «diretta e franca» con il leader del Cremlino

È ufficiale. La Russia ha sospeso la fornitura di energia elettrica alla Finlandia. A darne notizia è l’operatore finlandese, che ha comunicato all’agenzia AFP l’interruzione avvenuta nella notte.


La decisione era stata già annunciata ieri, 13 maggio, dall’azienda responsabile per la vendita di elettricità russa alla Finlandia, Rao Nordic Oy, interamente controllato dalla russa InterRAO. La motivazione addotta era stata quella di mancati pagamenti da parte del Paese scandinavo, mentre quest’ultimo si apprestava ad annunciare la sua candidatura per la Nato: la RAO Nordic Oy aveva dichiarato di star aspettando il compenso per l’elettricità fornita alla Finlandia dallo scorso 6 maggio.

Aveva definito la situazione «eccezionale», sostenendo come si fosse verificata «per la prima volta in oltre 20 anni»: «Siamo quindi costretti a sospendere l’importazione di energia elettrica dal 14 maggio, ma speriamo che la situazione migliori presto», era stata la conclusione. Ma Helsinki non si è lasciata intimidire: «Eravamo preparati a questo e non sarà difficile affrontarlo», ha commentato la società di rete finlandese Fingrid.

Ieri, in risposta alle minacce di Mosca, la società aveva escluso che l’interruzione dalla Russia potesse compromettere l’erogazione di energia su tutta la rete nazionale, considerando che le importazioni dalla Russia alla Finlandia coprivano appena il 10% del fabbisogno nazionale: «Non vi è alcuna minaccia per l’adeguatezza dell’energia elettrica» nel Paese, assicura Fingrid, dal momento che «le importazioni mancanti possono essere rimpiazzate sul mercato importando più elettricità dalla Svezia e in parte anche attraverso una maggiore produzione domestica».

Il presidente finlandese Sauli Niinisto ha smentito tuttavia l’esistenza di ostilità con Mosca, comunicando su Twitter di aver avuto una conversazione «diretta e franca» con il leader del Cremlino Vladimir Putin, nel corso della quale sarebbero giunti alla conclusione che è «importante evitare tensioni».

Anche il vice ministro degli esteri russo Alexander Grushko, nelle ultime ore, aveva ribadito che «la Russia non ha intenzioni ostili in relazione alla Finlandia e alla Svezia», i due paesi intenzionati ad entrare nella Nato. Salvo precisare che la loro mossa «non rimarrà senza una reazione politica»: «Se la Nato schiererà forze nucleari ai confini, Mosca prenderà contromisure adeguate».

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