Zelensky agli studenti delle università Usa: «Non date mai per scontate le vostre libertà» – Il video

Il presidente ucraino: «Avere libertà di scelta nella vita è un valore da custodire. Gli ucraini e le persone non vogliono abituarsi alla guerra, la situazione migliorerà entro l’estate»

«Voi date per scontati i vostri diritti e le vostre libertà. Quando vi svegliate è solo un altro giorno, non ci pensate. Per l’Ucraina, dall’invasione, tutto è
in pericolo, tutto è a rischio». Sono le parole rivolte agli studenti statunitensi e canadesi del presidente ucraino Zelensky durante l’incontro organizzato dall’Association of American Universities e che ha visto coinvolti gli studenti di 65 atenei statunitensi. «Avere una scelta nella vita è un valore, la libertà è un valore – ha proseguito il presidente ucraino -. Io stesso sono il primo a non aver apprezzato il diritto alla vita in tempo di pace, invece bisogna farlo sempre, perché quando scoppia la guerra non hai più scelta». Zelensky ha poi sottolineato che «molti studenti ucraini si sono arruolati per difendere il Paese. I giovani che invece non si sono uniti all’esercito hanno continuato a studiare online, grazie alle app: la vita deve in Ucraina deve andare avanti a prescindere e gli studenti continueranno a ricevere un’istruzione».


Riflettendo sul futuro del Paese, Zelensky ha sottolineato che «dall’inizio della guerra russa in Ucraina sono stati uccisi oltre 300 bambini, mentre centinaia di migliaia di minori sono rimasti orfani o sono stati deportati in Russia». Questo aspetto per il presidente ucraino, così come per il popolo ucraino «rappresenta una grande tragedia, perché perdere i nostri bambini significa perdere il nostro futuro». Il presidente ucraino si è comunque detto ottimista per il futuro dell’Ucraina e per l’esito del conflitto: «A Kiev sta tornando la vita, le persone stanno tornando nei loro posti di lavoro, mentre nelle università e nelle scuole le lezioni sono ancora online, ma presto si tornerà alla normalità: le persone non vogliono abituarsi alla guerra, la situazione migliorerà entro l’estate».


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