Zelensky: «1.115 insediamenti liberati dai russi. Su Azovstal in campo intermediari influenti» – Il video

Il presidente dell’Ucraina: rischio crisi alimentare su larga scala per il blocco dei porti

Nel suo videomessaggio notturno il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky ha detto che ad oggi, 1.115 insediamenti in Ucraina sono stati liberati. «Stiamo restituendo elettricità, approvvigionamento idrico, comunicazioni, trasporti, servizi sociali», ha affermato il capo dello Stato. Sottolineando che il governo ricorda ogni città e ogni comunità ancora sotto occupazione. Zelensky ha avvertito che la guerra e il blocco russo dei porti ucraini possono provocare una crisi alimentare su larga scala: «I russi stanno minacciando apertamente il mondo che ci sarà carestia in decine di paesi. E quali potrebbero essere le conseguenze di una simile carestia? A quale instabilità politica e flussi migratori questo porterà? Quanto si dovrà spendere allora per superarne le conseguenze? Queste sono le domande a cui devono rispondere coloro che stanno ritardando le sanzioni alla Russia o stanno cercando di rinviare gli aiuti all’Ucraina».


Infine, ha parlato dei colloqui molto complessi con la Russia per far uscire gli ultimi difensori dallo stabilimento Azovstal di Mariupol, aggiungendo che Kiev si avvale di intermediari influenti. «Le forze russe bombardano costantemente le acciaierie nel porto meridionale di Mariupol, l’ultimo bastione di centinaia di difensori ucraini in una città quasi completamente controllata dalla Russia dopo più di due mesi di assedio. Al momento sono in corso trattative molto complesse sulla prossima fase della missione di evacuazione: l’allontanamento dei medici gravemente feriti. Stiamo parlando di un gran numero di persone. E stiamo facendo di tutto anche per evacuare tutti gli altri, tutti i nostri difensori. Abbiamo già coinvolto tutti coloro che nel mondo potrebbero essere gli intermediari più influenti».


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