La premier della Moldavia e le misteriose esplosioni in Transnistria: «Qualcuno vuole spingerci in guerra»

Natalia Gavrilita: «Sono attacchi mascherati per creare panico e insicurezza»

Natalia Gavrilita, premier della Moldavia, parla delle misteriose esplosioni che da qualche tempo si verificano in Transnistria. La regione filo-russa è sotto il controllo di Putin mentre secondo i media ucraini la Russia ha un piano per invaderla allo scopo di aprire un altro fronte con Kiev. In un’intervista rilasciata a Greta Privitera del Corriere della Sera Gavrilita non commenta le accuse incrociate che da tempo si lanciano l’Ucraina e la Russia sulla responsabilità degli attacchi terroristici. Ma una cosa le è chiara: «questi incidenti sono causati da parti interessate che mirano a destabilizzarci e a trascinarci in una guerra indesiderata. Sono attacchi mascherati per creare panico e insicurezza».


Nei giorni scorsi la direttrice dell’intelligence nazionale americana Avril Haines, in audizione alla Commissione della Difesa del Senato statunitense, ha sostenuto che Putin vuole portare la guerra in Transnistria. La premier moldava dice che il suo governo non ha il controllo effettivo sulla regione, «che da 30 anni è guidata dai separatisti sostenuti dalla Russia, e quindi non riusciamo a condurre un’indagine seria su quello che sta accadendo». Ma Gavrilita non sembra temere l’invasione russa: «Non abbiamo ricevuto informazioni credibili su movimenti di truppe russe o ucraine sul nostro territorio. Sappiamo che esiste il rischio che questa guerra si intensifichi proprio qui da noi, ma per ora sembra un pericolo lontano».


La Moldavia è neutrale e non ha intenzione di chiedere l’adesione alla Nato, mentre vorrebbe entrare nell’Unione Europea. Ma quando le chiedono dei rapporti con lo Zar risponde sibillina: «Siamo un paese pacifico e neutrale che crede nel dialogo diplomatico. Però c’è forte preoccupazione per le risorse energetiche».

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