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No! I voti all’Eurovision della Romania (e di altri Paesi) non sono stati truccati per far vincere l’Ucraina

18 Maggio 2022 - 16:37 Antonio Di Noto
I voti dell'Eurovision di sei Paesi sono stati ricalcolati in seguito a sospette irregolarità. Alla luce di ciò, alcune persone sostengono che il il festival sia stato «truccato per fare vincere l'Ucraina», ma la differenza di voti di punteggio sarebbe troppo piccola per ribaltare il risultato

Circola la teoria che i voti dati dalle giurie di diversi Paesi all’Eurovision sarebbero stati truccati per fare vincere il gruppo ucraino Kalush Orchestra, sostenuta facendo riferimento a un’accusa della Romania all’emittente del festival. I voti di alcuni Paesi, tra cui la Romania, sono stati ricalcolati in seguito a sospetti di irregolarità. La vicenda però necessita di essere raccontata per intero per essere compresa.

Per chi ha fretta:

  • Sì alcuni voti sono stati modificati dall’emittente dell’Eurovision;
  • No, le modifiche non hanno fatto vincere l’Ucraina;
  • I voti di molti dei Paesi coinvolti erano comunque a favore dell’Ucraina.

Analisi

«Noooooooo, ma pensa! Pare che la vittoria dell’Ucraina a Eurovision sia truccata» recita lo screenshot di un post Facebook, nel quale è presente un articolo di AGI che riporta onestamente le accuse della Romania. Lo screenshot è stato condiviso da Imola Oggi con lo stesso testo.

Le anomalie e il ricalcolo dei voti

Tutto nasce da alcune anomalie, che sono state riscontrate dall’Ebu (la European Broadcasting Unit, emittente del festival) che parla di «irregolarità» nel «pattern» dei voti di sei Paesi. La belga VRT Nws, aveva rivelato, citando fonti che non poteva divulgare, che le giurie di alcuni Paesi avrebbero preso accordi tra di loro per votarsi a vicenda, il che viola le regole dell’Eurovision.

Il comunicato che svela i voti irregolari

I Paesi coinvolti sono Azerbaijan, Georgia, Montenegro, Polonia, Romania e San Marino. Questi si sono votati tra di loro, come rivelato in un comunicato rilasciato dall’Eurovision, nel quale si legge:

«Nella seconda semifinale è stato osservato che quattro delle sei giurie coinvolte hanno piazzato gli altri cinque Paesi nella loro top 5 (considerando che non è possibile votare per sé stessi). Una delle giurie ha messo gli stessi Paesi nella top 6, mentre un’altra ha messo quattro dei cinque Paesi nella top 4 e uno nella top 7. Quattro dei sei hanno ricevuto almeno un set da 12 punti, che è il massimo che può essere attribuito»

Oltre a ciò, il voto è stato considerato irregolare poiché cinque dei sei stati “incriminati” non sono stati inseriti nella top 8 da nessuno degli altri 15 Paesi che hanno votato nella semifinale. In aggiunta, sempre i 15 Paesi il cui voto è stato considerato regolare hanno inserito 4 dei Paesi sanzionati negli ultimi sei posti.

Di seguito le tabelle – tratte dal comunicato – che mostrano come hanno votato Azerbaijan, Georgia, Montenegro, Polonia, Romania e San Marino. Si può notare che i Paesi che hanno conferito il maggior numero di punti sono sempre questi sei.

I voti ricevuti dall’Azerbaijan
I voti ricevuti dalla Georgia
I voti ricevuti dal Montenegro
I voti ricevuti dalla Polonia
I voti ricevuti dalla Romania
I voti ricevuti da San Marino

Il ricalcolo dei voti

In seguito al controllo da parte dell’Ebu (avvenuto dopo le prove della semifinale e della finale, quando le giurie comunicano i propri voti dell’emittente in vista della puntata) i voti di questi Paesi sono stati esclusi dal conteggio finale. I punti conferiti dai sei Paesi, però, appaiono comunque nel tabellone, poiché le loro intenzioni di voto sono state sostituite con voti calcolati a partire da quelli di altri Paesi con un comportamento di voto simile.

Eurovisionworld | La tabella che mostra i voti finali dei Paesi all’Eurovision

Le proteste della Romania e il rilancio della Tass

Come anticipato, in reazione all’esclusione, si sono levate le proteste della Romania, che hanno fatto notare che il punteggio massimo (12 punti) della sua giuria era stato da loro conferito alla Moldavia, e non all’Ucraina come è invece apparso durante la finale. Secondo quanto sostenuto dalla presentatrice romena Eda Marcus, il collegamento durante la finale le sarebbe è negato, così che i voti ricalcolati dall’Ebu potessero essere comunicati dagli organizzatori del festival e non da lei.

Questa la traduzione del post su Instagram: «Questa è una registrazione in tempo reale dopo che ci è stato negato l’ingresso alla trasmissione principale dell’Eurovision per motivi tecnici. Questa registrazione è infatti la prova che quei motivi tecnici non esistevano, erano solo un pretesto. Ci sono semplicemente saltati come se non esistessimo…».

In seguito alle proteste della Romania, la notizia è stata ripresa dai media russi, in particolare dall’agenzia stampa Tass, che ha raccontato la vicenda, omettendo però diversi particolari. Nell’articolo di Tass, infatti, non viene menzionato che anche altri Paesi sono coinvolti nei fatti, e che i voti sono stati ricalcolati dall’Ebu. Durante lo sviluppo della vicenda, sono arrivate le precisazioni degli altri Paesi coinvolti, che smentiscono la teoria del festival «truccato per fare vincere l’Ucraina»

Le precisazioni dei Paesi coinvolti

La rappresentanza georgiana e quella azera hanno fatto sapere che, contrariamente a quanto poi comunicato durante la finale, i loro 12 punti erano stati conferiti all’Ucraina, e non al Regno Unito. Il Montenegro, invece, ha fatto sapere che il voto calcolato dall’Ebu – che ha conferito alla Serbia i 12 punti – riflette quello originariamente espresso. Al momento, non sono arrivate precisazioni da Polonia e San Marino. Si può notare che i Paesi che hanno lamentato una differenza tra i voti espressi e quelli ufficializzati, sono anche quelli che non sono stati chiamati in collegamento durante la finale, come si può verificare in questo video. In base a ciò, si può supporre che i voti ufficializzati per San Marino e Polonia corrispondano a quelli inizialmente espressi, dato che i rappresentanti della giuria dei due Paesi sono apparsi in collegamento.

Conclusioni

Quindi, nel complesso, a causa del ricalcolo dei voti, in finale l’Ucraina ha sì ricevuto i 12 punti della Romania, ma ha anche perso quelli dell’Azerbaijan e della Georgia, che nel voto finale hanno espresso per la Kalush Orchestra sei punti ciascuno.

Secondo i dati disponibili, senza considerare il voto della Romania, l’Ucraina ha quindi ricevuto 12 punti in meno (6 in meno da Georgia e Azerbaijan) rispetto a quelli che avrebbe avuto se i voti originali fossero stati rispettati.

Viceversa, il Regno Unito ha ricevuto punti in più, anche se non è possibile calcolare quanti perché non sono noti i voti originali dei Paesi coinvolti. La differenza tra l’Ucraina (1a) e il Regno Unito (2o) sarebbe però comunque incolmabile dal solo voto della Romania, anche se questa avesse originariamente conferito 0 punti all’Ucraina anziché 12 come calcolato dall’Ebu. La prima e il secondo classificato sono infatti separati da ben 165 punti.

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