Antitrust, via libera ai rimborsi per i ritardi da cantieri nelle autostrade. Ecco come funzionano

Il programma Cashback comincerà a partire da 10 minuti di ritardo per viaggi fino a 99 km. Si calcola una velocità media che per i mezzi leggeri è fissata a 100 km/h

L’Antitrust ha decido di dare il via libera a un sistema di cashback per garantire ai clienti di Autostrade per l’Italia (Aspi) la possibilità di ottenere un rimborso tra il 25 e il 100 per cento del pedaggio in caso di ritardi dovuti ai cantieri stradali. Il rimborso verrà erogato in base «alla fascia chilometrica percorsa e al tempo di ritardo accumulato». Antitrust ha anche deciso di applicare a Aspi una sanzione di 10 mila euro. Nel procedimento con cui Antitrust ha chiuso la sua decidsione su Aspi, si legge: «L’approvazione e l’erogazione del rimborso avverranno in maniera automatica – anche nell’ipotesi di ritardo minimo – a seconda del metodo di pagamento del pedaggio utilizzato dal cliente (telepedaggio e/o carte oppure contanti)». Questa decisione è l’ultimo passo di un procedimento avviato nel luglio del 2021 dall’Antitrust.


L’accusa rivolta verso Aspi era quella di non aver adottato alcuna misura che contemplasse una riduzione del servizio quando questo non poteva essere del tutto garantito. Stiamo parlando dei casi in cui l’automobilista si trova a dover percorrere strade con corsie ridotte o con limitazione della velocità dovute alla presenza di cantieri. A questo provvedimento, Aspi ha reagito presentando il programma Cashback, un sistema che consente una riduzione progressiva della tariffa autostradale in base ai servizi garantiti. Entro il mese di maggio dovrebbero essere già previsti rimborsi per ritardi che partono da almeno 10 minuti per i viaggi fino a 99 km e da 15 minuti per tutte le altre fasce di percorrenza. In tutti i casi il calcolo viene fatto su una velocità media fissata a 100 km/h per i veicoli leggeri e 70 km/h per i mezzi pesanti.


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