Doha Zaghi candidata a sindaco nel Comasco, la rivincita di Lady Demonique dopo lo scontro con Calenda: il via libera dal Tar

La mistress ha vinto il ricorso al Tar Lombardia che sblocca la sua corsa in un comune della provincia di Como, stavolta con il partito Gay

Alle prossime elezioni Comunali Doha Zaghi ci sarà. Già esclusa dalle liste dei candidati di Azione di Carlo Calenda a Como, dopo le polemiche sul lavoro da mistress e i suoi video online considerati blasfemi, Zaghi in arte Lady Demonique ha vinto il ricorso al Tar Lombardia per correre come candidata sindaco per il partito Gay – LGBT+ Solidale, Ambientalista e Liberale a San Bartolomeo Val Carvagna nel Comasco. La sua candidatura era stata fermata dalla Commissione elettorale «ingiustamente», come spiega il portavoce del partito Gay Fabrizio Marrazzo. La candidatura di Zaghi era stata presentata a poche ore dalla chiusura delle liste e senza aver raccolto le firme, considerando l’operazione non necessaria secondo i conteggi della popolazione. Ma i giudici del Tar di Milano hanno riconosciuto «gli errori presenti sul manuale elettorale del ministero dell’Interno, che fissa erroneamente la definizione del censimento dei cittadini al censimento del 2011 e non a quello dell’ultimo anno disponibile (ossia 2020)». Zaghi sfiderà la vicesindaco uscente, Eleonora Bari: «Ora pensiamo al futuro – ha detto Zaghi – e lasciamoci le polemiche alle spalle e pensiamo alle azioni».


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