Ucraina, il live blog con le notizie più importanti della 88esima giornata di guerra

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Nell’88esimo giorno di guerra in Ucraina, la Russia ammette che le sanzioni imposte dall’Occidente stanno causando non pochi problemi alla logistica del Paese. Lo ha detto il ministro dei Trasporti russo. Intanto Kiev lancia l’allarme e teme attacchi dalla Bielorussia. Si tratta di una minaccia concreta «di attacchi missilistici e di aerei sul territorio dell’Ucraina dal territorio della Repubblica di Bielorussia». I russi, intanto proseguono le azioni offensive «nella zona dell’operazione orientale» e continuano a «lanciare missili», sempre secondo fonti ucraine. Oggi, 22 maggio, infine, è previsto l’intervento in Parlamento, a Kiev, del presidente polacco Andrzej Duda.


20.45 – Zelensky: «Grati alla Polonia per rafforzamento e nella fornitura di armi»

«Siamo grati alla Polonia, hanno costantemente, quotidianamente, lavorato, e il Presidente della Repubblica di Polonia ha svolto personalmente un ruolo speciale nel rafforzamento e nella fornitura di armi». Ad affermarlo, secondo quanto riferisce l’agenzia di stampa Unian, è il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky in occasione della visita del presidente polacco, Andrzej Duda. «Purtroppo – sottolinea Zelensky-, oggi non ho l’opportunità, a causa della guerra, di andare in alcune città che sono degli hub umanitari o hub per la fornitura di armi, o belle città che hanno accolto la nostra gente, specialmente donne, bambini. Non ho l’opportunità di andare oggi per ringraziare queste persone e queste città. Ma sono sicuro che dopo aver vinto questa guerra queste città saranno una delle prime città in cui andrò volentieri».


20.30 – YouTube rimuove oltre 70mila video di propaganda russa

YouTube ha rimosso oltre 70mila video e chiuso 9mila canali accusati di diffondere fake news e propaganda filorussa sulla guerra in Ucraina, violando le regole della piattaforma. Lo riporta il Guardian.

20.00 – Mosca: «Pronti a riprendere i negoziati con Kiev»

«La Russia è pronta a continuare i colloqui con l’Ucraina, che sono stati congelati da Kiev». Lo ha detto il capo negoziatore di Mosca, Vladimir Medinsky, citato dalla Tass. Medinsky ha poi aggiunto che «l’Occidente sta cercando di rendere l’Ucraina sua schiava con una dipendenza sul piano finanziario».

19.15 – Il Parlamento di Kiev definisce la Russia «Stato terrorista»

Il Parlamento ucraino ha approvato un disegno di legge che definisce la Russia come “Stato terrorista”. Lo ha riferito su Twitter il deputato Roman Hryshchuk. 

18.15 – Finlandia: i problemi con la Turchia sull’adesione alla Nato «saranno risolti»

I problemi tra Finlandia e Turchia «saranno risolti». Lo ha affermato il ministro degli Esteri finlandese, Pekka Haavisto, evidenziando però come i negoziati per l’adesione del Paese alla Nato non saranno rapidi. Ci potrebbero volere «alcune settimane», ha detto, come riferisce l’emittente Yle. Il ministro ha comunque espresso ottimismo in merito. La Finlandia, ha proseguito, «può certamente dare le garanzie alla Turchia» che verranno monitorate le attività del Partito dei lavoratori del Kuristan (Pkk) e che «daremo il nostro contributo». 

17.00 – Il Parlamento di Kiev definisce la Russia «Stato terrorista»

Il Parlamento ucraino ha approvato una legge che vieta i simboli dell’invasione russa, compresi quelli contenenti le lettere Z e V. Il nuovo disegno di legge vieta la creazione di ong che utilizzano simboli di guerra russi e le cui attività sono finalizzate a diffondere la propaganda di guerra e a minare la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina. Le lettere Z e V, che non esistono nell’alfabeto russo, sono state usate per simboleggiare il sostegno all’invasione russa dell’Ucraina. Vengono utilizzate per contrassegnare i veicoli militari russi sul campo di battaglia. Inoltre, il Parlamento ucraino ha approvato un disegno di legge che definisce la Russia come “Stato terrorista”. Lo ha riferito su Twitter il deputato Roman Hryshchuk. 

16.30 – Zelensky: «La Russia blocca 22 milioni di tonnellate di grano, servono armi»

«Oggi ci sono 22 milioni di tonnellate di grano bloccate e i russi lo rubano costantemente e lo portano da qualche altra parte. La comunità mondiale deve aiutare l’Ucraina a sbloccare i porti marittimi, altrimenti la crisi energetica sarà seguita da una crisi alimentari». Sono le parole del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che aggiunge: «La Russia ha bloccato quasi tutti i porti e tutte le opportunità marittime per esportare il cibo: il nostro grano, orzo, girasole e altro ancora. Queste strade devono essere sbloccate perché ci sarà una crisi nel mondo. Ci sono diversi modi per sbloccarla e un modo è l’esercito. Ecco perché ci rivolgiamo ai nostri partner con la richiesta di armi». 

16.00 – Kiev: Severodonetsk si sta trasformando in una nuova Mariupol’

I russi stanno concentrando le forze sull’assalto nella città del Lugansk, Severodonetsk, che «si sta trasformando in una nuova Mariupol». Lo ha denunciato la commissaria ucraina per i Diritti umani della Verkhovna Rada Lyudmila Denisova su Telegram, secondo quanto riportato da Ukrinform. «Gli attacchi nemici vengono costantemente effettuati in molte aree e gli insediamenti vengono bombardati da razzi dall’artiglieria e dai sistemi di tiro al volo – ha proseguito -. Il nemico ha concentrato tutte le sue forze sull’assalto di Severodonetsk, alla periferia della quale si svolgono costantemente battaglie. La città si sta trasformando in una nuova Mariupol’».

15.30 – Timmermans: «Gli amici di Putin ammettano l’errore, anche in Italia»

«Gli amici di Putin sono molto zitti, anzi non abbiamo visto nessuno, anche in Italia. Sono sotto il tavolo, ma dovrebbero essere più chiari e dire che ‘ci siamo sbagliati». Lo ha detto il vicepresidente della Commissione Ue Frans Timmermans a Mezz’ora in più, dicendosi ottimista perché «nelle elezioni i populisti hanno perso e il solo populista che ha vinto è Orban, che è amico di Putin. Loro parlano di libertà ma poi non vogliono una società libera, con la stampa libera. Non è solo una battaglia per l’economia, ma anche sui valori dei cittadini e non possiamo perdere questa battaglia».

15.05 – Timmermans: «Putin oggi più debole che mai, domani ancora di più»

«Io penso che ci sia un cambiamento non utile per Putin, che gli dà da fare. Anche nel potere russo ci sono divisioni. Probabilmente questo durerà molto tempo e Putin non sta in una buona posizione: ora è più debole di prima e domani sarà più debole di oggi». Sono le parole del vicepresidente della Commissione Ue, Frans Timmermans a Mezz’ora in più. Per Timmermans «nella società russa, passo dopo passo, c’è un cambiamento, soprattutto dalle madri che non vedono i figli e si chiedono cosa stia succedendo. Poi ora ci sono espressioni di protesta nei concerti».

14.30 – Minsk: Gruppi di sabotaggio ucraini nel territorio bielorusso

Il segretario del Consiglio di sicurezza bielorusso Oleksandr Wolfovych ha affermato che «gruppi di sabotaggio e ricognizione ucraini» sono entrati nel territorio della Bielorussia. Lo riportano i media statali di Minsk, secondo cui sono circa 20mila le truppe ucraine schierate nei pressi del confine con la Bielorussia, distribuite tra le regioni di Rivne, Kiev e Chernihiv. Nei giorni scorsi, Minsk aveva annunciato il rafforzamento delle sue unità di sicurezza frontaliere e l’acquisto dei sistemi missilistici russi S-400 e Iskander. 

14.10 – Proroga di altri 90 giorni per la legge marziale

La legge marziale è prorogata per altri 90 giorni in Ucraina: lo ha deciso il parlamento della Nazione, approvando un decreto presidenziale secondo cui il sistema di governo straordinario rimarrà attivo fino al prossimo 23 agosto. Lo stesso termine del 23 agosto è stato fissato per la mobilitazione generale, che durerà anch’essa altri 90 giorni, come stabilito da un secondo decreto approvato dal Parlamento.

14.00 – Esplosioni nelle regioni di Kiev e Zhytomyr, i cittadini corrono nei rifugi

I media ucraini hanno dato notizia di alcune esplosioni nelle regioni di Kiev e Zhytomyr: sarebbero avvenute tra le 12.30 e le 13.30 (ora italiana). I cittadini locali sono stati costretti a cercare riparo nei rifugi, dopo l’avviso ricevuto sui propri cellulari da parte degli amministratori delle due regioni. Gli organi di informazione ucraini riportano anche l’abbattimento di un missile russo nella regione di Kiev da parte delle forze di difesa aerea della Capitale.

13.20 – Cherson: bombe a grappolo sulle abitazioni, 3 morti

L’amministrazione statale regionale di Cherson ha denunciato l’attacco sferrato dalle truppe di Mosca contro il villaggio di Belozersk, nel sud dell’Ucraina: sarebbero state sganciate bombe a grappolo sulle abitazioni, che avrebbero causato la distruzione di dieci edifici privati e la morte di tre persone.

9.00 – Mosca ammette problemi per le sanzioni

Le sanzioni imposte alla Russia per la guerra in Ucraina hanno portato a seri problemi con la logistica. Lo ha detto, secondo quanto riporta Meduza, il ministro dei Trasporti russo Vitaly Savelyev. «Le sanzioni imposte oggi alla Federazione Russa hanno praticamente rotto tutta la logistica del nostro Paese. E siamo costretti a cercare nuovi corridoi logistici», ha tuonato.

8.30 – Kiev: «Rischio attacchi dalla Bielorussia»

L’allarme viene da Kiev, dallo Stato maggiore delle Forze armate di Kiev secondo cui, nel nord dell’Ucraina, «nelle direzioni Volyn e Polissya le unità delle forze armate della Repubblica di Bielorussia hanno intensificato la ricognizione ed è stato notato il dispiegamento di ulteriori mezzi di ricognizione elettronica nelle aree di confine della regione di Gomel». In altre parole, ci sarebbe «una minaccia di attacchi missilistici e aerei sul territorio dell’Ucraina dal territorio della Repubblica di Bielorussia». I russi, intanto «proseguono le azioni offensive nella zona dell’operazione orientale» e continuano a «lanciare missili e attacchi aerei sul territorio» ucraino, con un aumento «dell’intensità dell’uso dell’aviazione per distruggere le infrastrutture critiche degli insediamenti nella zona di combattimento attiva». Si continua a bombardare soprattutto a nord, nelle regioni di Sumy e Chernihiv ma anche ad est, in direzione di Donetsk dove «stanno cercando di sfondare la difesa» ucraina «e raggiungere i confini amministrativi della regione di Lugansk».

8.00 – Il presidente polacco è a Kiev, interverrà al Parlamento

Il presidente polacco Andrzej Duda, oggi 22 maggio, è arrivato in Ucraina, dove è previsto un suo intervento al Parlamento, come rende noto la presidenza della Polonia su Twitter. Duda è il primo capo di Stato straniero a tenere un discorso alla Verkhovna Radad dell’Ucraina dall’inizio della guerra. Secondo Duda, la guerra dovrebbe concludersi con il ritorno di tutti i territori occupati a Kiev. Lo ha detto di recente al Polska Times, come spiega l’agenzia Ukrinform.

Foto in copertina di repertorio da ANSA/ANP

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