Roma, la Questura vieta la manifestazione di CasaPound: «Pericolo per l’ordine pubblico»

Lo scorso 20 maggio la prefettura della capitale aveva sottolineato i rischi legati al sit-in. La replica: «Pericoloso precedente»

La manifestazione di CasaPound prevista a Roma per sabato 28 maggio è stata vietata da un’ordinanza del Questore della capitale per motivi di sicurezza pubblica. Il sit-in, che doveva svolgersi in piazza Santa Maria Maggiore, era stato organizzato per protestare contro il governo Draghi. Il rischio di stop era già stato evocato lo scorso 20 maggio, quando la prefettura si era detta preoccupata per i rischi connessi al raduno. E il rischio segnalato dalla Questua è proprio che «gruppi di diverse fazioni» possano decidere di «mettere in atto estemporanee contro-iniziative causando ripercussioni all’ordine pubblico». Nell’ordinanza vengono citate anche minacce rivolte a un giornalista della testata di Repubblica da parte del gruppo di estrema destra. Il movimento potrebbe spostare il sit-in presso la loro sede in via Napoleone III sempre sabato 28 maggio.


La replica: «Pericoloso precedente»

«È gravissimo che venga vietato un corteo assolutamente legittimo contro il governo, su pressioni politiche del Pd che di quel governo fa parte», ha commentato in una diretta Facebook Luca Marsella, consigliere di CasaPound a Ostia, a cui è stata notificata l’ordinanza questa mattina. Marsella ha definito la decisione di Roma un «pericoloso precedente che calpesta ogni diritto e libertà di espressione».


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