Eurozona, l’inflazione raggiunge il massimo storico all’8,1%. Ecco le cause del record

Il dato rispecchia i pesanti rincari causati principalmente dagli aumenti dei costi dell’energia. In Italia è al 6,9%, il massimo dal 1986

L’inflazione nell’Eurozona ha raggiunto nel mese di maggio 2022 l’8,1 per cento, il massimo storico da quando esiste l’unione monetaria. Lo fa sapere Eurostat, che aggiunge che la svalutazione della moneta è causata soprattutto dalla rincaro dell’energia. È proprio quello che è successo negli ultimi mesi. Un fenomeno che è stato esasperato dalla guerra in Ucraina.


Il contesto

L’incertezza dei mercati sulle forniture di idrocarburi provenienti da Russia e Ucraina ne ha fatto salire i prezzi, aumento che si è ripercosso a catena sulla gran parte dei beni e servizi di uso comune. Anche in Italia l’inflazione ha battuto un record: a maggio ha raggiunto il 6,9 per cento, il massimo dal 1986. Secondo dati Istat, i beni energetici regolamentati (che includono l’elettricità e il gas di rete) sono aumentati del 42,2 per cento rispetto all’anno scorso, quelli non regolamentati (ad esempio benzina e gasolio), del 64,3 per cento. Il rincaro tocca anche i beni alimentari, in media il 7,1 per cento più cari rispetto all’anno scorso, i servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+4,4%), e i trasporti (+6%).


Cos’è l’inflazione e perché è importante

Ad aprile 2022, l’inflazione era il 7,4%. Il calcolo si basa su un paniere di generi di uso quotidiani, beni durevoli e servizi: il denaro perde valore e si registra quindi inflazione. Il fenomeno è particolarmente sentito quando a un aumento dei prezzi non ne corrisponde uno dei salari, che causa quindi una diminuzione del potere d’acquisto dei consumatori.

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