Per la prima volta al mondo è stata usata una stampante 3D per creare una parte del corpo umano con le cellule del paziente. Come spiega il New York Times si tratta di un orecchio stampato in 3D, fatto con cellule umane e che i medici hanno poi trapiantato. Un passo storico per la medicina operato dalla società di biotecnologie del Queens 3DBioTerapeutics. A beneficiare della conquista scientifica è stata una giovane 20enne nata con un orecchio destro piccolo e deforme, come ha fatto sapere la stessa azienda produttrice. L’impianto auricolare stampato in 3D è stato realizzato con le sue stesse cellule e poi trapiantato. «Il nuovo orecchio trapiantato a marzo è uno straordinario progresso per la tecnologia dei tessuti. E’ stato stampato in una forma che corrispondeva esattamente all’orecchio sinistro della donna e ora continuerà a rigenerare il tessuto cartilagineo, conferendogli l’aspetto e la sensazione di un orecchio naturale», ha spiegato Adam Feiberg, professore di ingegneria biomedica presso la Carnegie Mellon University e cofondatore di FluidForm, azienda di medicina rigenerativa che utilizza la stampa 3D. «Questo dimostra che questa tecnologia non è un più un “se” ma un quando». Nel frattempo la sperimentazione clinica prosegue con 11 pazienti. «Nel caso della ragazza 20enne, considerato che le cellule provengono dal tessuto stesso del paziente è probabile che il nuovo orecchio non venga respinto dal corpo».
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