100esimo giorno di guerra in Ucraina, Zelensky: «Vinceremo». Ma dal Cremlino nessun passo indietro

Il portavoce del governo di Mosca Dmitry Peskov: «I nostri sforzi continueranno fino al raggiungimento di tutti gli obiettivi dell’operazione militare speciale»

Siamo oggi al 100 giorno di guerra: oltre tre mesi sono passati dall’invasione russa in Ucraina, e il conflitto sembra ben lontano dal terminare. Mentre gli Stati Uniti inviano armi a Kiev e Mosca chiede di revocare le sanzioni imposte dall’Occidente, i due Paesi in guerra sembrano essere più determinati che mai a resistere. «La vittoria sarà nostra», ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un breve video su Instagram in cui si è mostrato davanti all’edificio dell’amministrazione presidenziale a Kiev, insieme al primo ministro, Denys Shmyhal e al consigliere presidenziale, Mykhaylo Podolyak: «I rappresentanti dello Stato sono qui da cento giorni per difendere l’Ucraina», ha affermato.


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Ma i rappresentanti di Mosca sono di diverso avviso: il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha infatti parallelamente dichiarato alla stampa che la Russia ha ottenuto «alcuni risultati nella sua operazione militare speciale in Ucraina», ma non ha intenzione di fermarsi fino a che non saranno archiviati tutti gli obiettivi prefissati. «Un buon numero di località sono state liberate dalle forze armate ucraine filo-naziste e la gente può iniziare a riportare la propria vita alla normalità», ha dichiarato Peskov, per poi concludere: «Questi sforzi continueranno fino al raggiungimento di tutti gli obiettivi dell’operazione militare speciale».

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