Maxi rissa sul Garda, si complicano le indagini delle molestie sul treno: «Mancano le telecamere»

Agli inquirenti restano i video realizzati nella stazione di Peschiera del Garda per individuare i componenti del branco accusato di aver molestato almeno cinque ragazze

Il treno da Verona a Milano dove almeno cinque ragazze hanno subito molestie sessuali non era provvisto di telecamere, in quanto si tratta di un modello troppo vecchio. Agli inquirenti restano i diversi video fatti nella stazione di Peschiera del Garda per scoprire l’identità dei molestatori, parte del branco di circa trenta giovani che sono accusati di aver palpeggiato e deriso cinque ragazzine di 16 e 17 anni, che in lacrime sono scese dal treno alla stazione successiva a Peschiera, Desenzano del Garda, dove ad attenderle c’erano i genitori. Una delle ragazze ha dichiarato che la maggior parte dei membri del branco sarebbe di origine nordafricana e che alcuni di loro hanno urlato alle giovani: «Su questo treno non salgono i bianchi».


Le vittime hanno tentato di scendere da convoglio, «ma ce l’hanno impedito azionando l’allarme» ha dichiarato una di loro. «Hanno iniziato a toccarci ovunque, sentivo l’aria mancarmi» – continua la ragazza – fino a che «un altro ragazzo, anche lui nordafricano, ha spinto via gli amici e ci ha fatto scendere». Le ragazze hanno detto di aver visto in faccia i molestatori e di poterli riconoscere. I filmati avrebbero costituito un elemento cruciale dell’indagine.


I fatti sono avvenuti quando moltissimi giovani si sono riversati sul treno in direzione Milano dopo aver partecipato al raduno «L’Africa a Peschiera». Nell’ambito dell’evento organizzato su TikTok, al quale hanno partecipato circa duemila persone, sono avvenute risse, accoltellamenti, e atti vandalici. Molti dei vandali, in gran parte giovani privi di documenti sono stati già identificati dalle forze dell’ordine.

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