In una piazzola della Tangenziale Ovest, a Vicenza, è stato trovato il cadavere di un uomo all’interno di un’auto. Si tratterebbe dell’ex compagno e presunto killer di Lidia Miljkovic, la 42enne di origine serba che stamattina, 8 giugno, è stata uccisa a colpi di pistola. Dopo l’omicidio, avvenuto in strada, l’uomo si sarebbe dato alla fuga. Anche lui di origini serbe, secondo quanto ha dichiarato l’ex datore di lavoro della vittima già in passato aveva manifestato comportamenti violenti nei confronti della donna, fino a «fracassarle il cranio» causandole ferite gravi. Per questo, nei suoi confronti era stata emessa un’ordinanza di divieto di avvicinamento alla donna tre anni fa.
Dopo aver rintracciato l’ex compagna alla guida della sua auto, di ritorno a casa dopo aver accompagnato sua figlia a scuola, l’uomo l’avrebbe uccisa. Dalle testimonianze dei residenti il killer avrebbe inoltre fatto esplodere due ordigni prima di darsi alla fuga. Gli agenti della Questura di Vicenza, la Polizia ferroviaria e i carabinieri avevano avviato una caccia all’uomo in tutta la provincia di Vicenza e sulla direttrice della vicina ferrovia e dell’autostrada A4. L’uomo è stato infine trovato privo di vita nell’automobile, insieme a un altro cadavere: secondo i primi accertamenti, potrebbe essere la compagna del killer. La vettura è sottoposta ad accertamenti da parte degli artificieri della Questura, che hanno rotto i finestrini per ispezionare il contenuto dell’abitacolo. Gli accertamenti degli artificieri della Polizia hanno portato al rinvenimento di esplosivi nell’automobile. Sono in corso i lavori per l’eventuale disinnesco del materiale.
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