Nella prima udienza pubblica della commissione che indaga sulle rivolte che hanno visto i sostenitori del tycoon e presidente uscente Donald Trump attaccare il Campidoglio il 6 gennaio 2021, la figlia Ivanka, uno dei suoi più fidati sostenitori e consiglieri è apparsa in un video in cui per la prima volta prende le distanze dal padre. Il messaggio di Ivanka, una deposizione registrata, è arrivato dopo il video del procuratore generale William Barr in cui quest’ultimo ha raccontato di aver comunicato a Trump, all’epoca, che le accuse sulle elezioni del 2020 rubate erano «un’assoluta sciocchezza» perché la sua squadra non aveva trovato alcuna prova di frode elettorale. «Ho creduto alle parole dell’ex procuratore generale William Barr», ha detto Ivanka, nel video mostrato subito dopo: «Il 18 dicembre 2020 ha affermato che non c’erano state frodi sulle elezioni che si erano svolte tre settimane prima». La figlia di Donald Trump ha raccontato di essersi fidata di quanto Barr gli aveva riferito: «Rispetto il procuratore generale Barr quindi ho creduto a ciò che ha detto», ha spiegato Ivanka nella deposizione raccolta dal comitato che attribuisce la colpa degli attacchi al Campidoglio a suo padre.
Il consigliere Kushner: «La minaccia di dimissioni solo un piagnisteo»
Un’altra testimonianza significativa trasmessa durante l’udienza è stata anche quella di Jared Kushner, consigliere di Trump e marito di Ivanka. Nel video diffuso la vicepresidente del comitato Liz Cheney gli chiede più volte se fosse a conoscenza della minaccia di dimissioni dell’avvocato della Casa Bianca Pat Cipollone, a causa degli «sforzi sempre più loschi del presidente di Trump per rimanere al potere», come avrebbe detto il legale. Kushner si è difeso spiegando di aver recepito le dichiarazioni dell’avvocato come semplici «piagnistei». «La squadra diceva sempre: “Oh ci dimetteremo”: Quindi ad essere onesto ho preso le frasi di Cipollone come uno dei tanti motivi per piagnucolare».
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