Le liste dei filorussi? Le pubblicano i sostenitori di Vladimir Putin e dell’invasione in Ucraina

La contestata “lista del Corriere”

La contestata lista del Corriere della Sera, che cita come fonte una presunta indagine del Copasir (Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica), presenta alcuni personaggi in comune con un’altra stilata dai sostenitori di Vladimir Putin in Italia (qui).

La pubblicazione delle foto da parte del Corriere della Sera dei diversi personaggi noti (e meno noti) «che fanno propaganda per Mosca» (come riportato nell’articolo) ha scatenato non poche critiche nei confronti della testata, in particolare da parte di Alessandro Orsini. Il giorno dopo, per voce del Presidente del Copasir, lo stesso articolo viene messo in dubbio: «In merito a quanto riportato da alcuni organi di stampa, il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica rileva di non aver mai condotto proprie indagini su presunti influencer e di aver ricevuto solo questa mattina un report specifico che per quanto ci riguarda, come sempre, resta classificato». Il colpo finale arriva direttamente da Franco Gabrielli, sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega alla Sicurezza, il quale interviene parlando di una «campagna diffamatoria» circa una «presunta attività di dossieraggio da parte della comunità di intelligence (in realtà inesistente)».

Come abbiamo precedentemente riportato, Open è a conoscenza di alcune audizioni dove sarebbe circolata una lista di persone che lavorano, consapevoli o meno di essere strumentalizzati dal Cremlino, nella propaganda russa.

Al momento, non risulta possibile affermare che le personalità coinvolte siano agenti russi o pagati da Mosca, accusa che viene spesso formulata dagli ambienti complottisti nei confronti di chi non segue il pensiero unico filoputiniano, ma non vi è dubbio che questi ambienti facciano uso di ciò che viene da loro diffuso, così come non vi è dubbio che alcuni siano palesemente sostenitori dell’invasione russa in Ucraina.