Le liste dei filorussi? Le pubblicano i sostenitori di Vladimir Putin e dell’invasione in Ucraina

Testate, inviati e giornalisti pro Russia

Tra i protagonisti di entrambe le liste (quella del Corriere e dei filo Putin) c’è senz’altro Giorgio Bianchi, particolarmente noto durante l’invasione russa in Ucraina a seguito di un’intervista all’influencer Marianna, la giovane diventata protagonista del bombardamento russo dell’ospedale di Mariupol in quanto accusata dalle istituzioni di Mosca di essere un’attrice al soldo degli ucraini. Nell’intervista di Bianchi, però, la ragazza tornata a vivere nel territorio filorusso del Donbass dichiara di non essere a conoscenza di chi l’abbia etichettata come attrice e di aver interpretato un’altra donna deceduta a seguito del bombardamento. Bianchi, durante l’intervista, evita di raccontare a Marianna questi particolari.

Marianna, l’influencer accusata prima di essere un’attrice filoucraina e successivamente sfruttata dalla propaganda russa.

Nella lista del Corriere viene pubblicata anche la foto della freelance Laura Ruggeri, in quanto autrice presso la rivista online Strategic Culture Foundation ritenuta «al servizio di intelligence esterno russo Svr». c’è un problema: nella rivista vengono pubblicati solo due articoli a firma Laura Ruggeri, di cui solo uno riguarda l’invasione russa in Ucraina. A farlo notare è la stessa Ruggeri in un tweet contro la pubblicazione del Corriere della Sera: «Ma vi rendete conto dell’assurdita’ delle vostre accuse? Ho scritto due articoli per una testata russa e molti di piu’ per testate di altri paesi. Siete inqualificabili», scrive la freelance.

Sebbene il canale sia stato creato appena il 14 aprile 2022, Laura Ruggeri risulta anche nella lista pubblicata dai filo Putin. Lei stessa non nega di essere una sostenitrice della Russia e dell’invasione in Ucraina, basta osservare ciò che pubblica nel suo canale Telegram: dalla maglietta con la Z all’immagine che raffigura un Adolf Hitler mentre allatta una bambina ucraina («dopo aver rifiutato la madre, viene allattata dal padre», scrive nel post). Contattata da Open, ha preferito non rilasciare dichiarazioni ai media.

L’articolo pubblicato a nome Laura Ruggeri su Strategic Culture Foundation è stato poi ripreso e tradotto da un sito presente in entrambe le liste, quella del Corriere e quella dei filo Putin. Parliamo de L’Antidiplomatico, la stessa testata giornalistica che aveva condiviso attraverso i propri social la storica foto del ponte di Irpin sostenendo falsamente che le forse armate ucraine stessero bloccando la fuga dei civili dalla città.

L’Antidiplomatico era già stato definito in passato, come possiamo leggere in un articolo del 2016 de La Stampa, come il sito che divulgava la linea filo-russa del Movimento 5 Stelle. Il titolare, Alessandro Bianchi, era un collaboratore dell’allora M5s Alessandro Di Battista.