Istat: 1,9 milioni di famiglie italiane in povertà assoluta. Il picco al Sud, i minori sono 1,4 milioni

I dati peggiori registrati a causa della pandemia

Oltre 1,9 milioni di famiglie italiane hanno vissuto in condizione di povertà assoluta nel 2021: lo indica l’Istat, evidenziando una leggera flessione rispetto al 2020, anno in cui a causa della pandemia sono stati toccati «massimi storici». Si passa pertanto, da un anno all’altro, dal 7,7% delle famiglie nel 2020 al 7,5% del 2021, con picchi nel Mezzogiorno (al 10%) e livelli minimi al centro, con il 5,6% (6,7% al Nord). Sono quasi 1,4 milioni i minori in povertà assoluta (14,2%) nel nostro Paese. Nel 2021, il numero di singoli individui che non riescono a ottenere il minimo livello di vita ritenuto indispensabile è invece pari all’anno prima: parliamo di 5,6 milioni. Sale invece l’incidenza della povertà relativa, passando dal 10,1% del 2020 all’11,1% del 2021. La percentuale di famiglie che si trovano in condizione di indigenza risiede per il 42,2% nel Mezzogiorno (38,6% nel 2020), e per il 42,6% al Nord (47,0% nel 2020). La povertà assoluta, inoltre, sale tra gli stranieri residenti toccando il 32,4% del totale (dal 29,3% nel 2020) mentre è al 7,2% tra gli italiani (7,5% nel 2020).


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