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Pillon attacca l’Umbria Pride: «I libri che normalizzano l’adozione gay sono pericolosi». E chiede alla Regione di ritirare il patrocinio

17 Giugno 2022 - 18:29 Redazione
Simone Pillon
Simone Pillon
Il senatore leghista: «Gli adulti facciano ciò che vogliono, ma lascino stare i bambini». L'associazione Pro Vita & Famiglia: «La governatrice Tesei sta violando il patto preso con le famiglie durante la campagna elettorale»

«Esprimiamo tutta la nostra preoccupazione per l’evento “Letture arcobaleno” che si terrà sabato 18 giugno nell’ambito delle manifestazioni dell’Umbria Pride». A dirlo è il senatore leghista Simone Pillon a ridosso della manifestazione organizzata per la promozione e la tutela dei diritti Lgbtq+. «Raccogliendo le istanze di molte associazioni familiari – si legge nella nota diffusa dal senatore del Carroccio – abbiamo chiesto alla Giunta regionale di ritirare il proprio patrocinio, segnalando questi e altri aspetti del programma dell’Umbria Pride che evidentemente non erano stati presi in considerazione in precedenza». Le «preoccupazioni» del senatore Pillon nascono dal fatto che, in vista dell’evento di domani, «non sono stati resi noti i titoli dei libri che saranno letti ai bambini così piccoli», sottolineando che però «purtroppo la letteratura arcobaleno per l’infanzia è ben nota».

Il senatore dà per certo che verranno letti «libri tesi a normalizzare pratiche come l’adozione gay, l’utero in affitto o la compravendita di gameti e a legittimare la sostituzione di mamma e papà con genitore 1 e 2». Il senatore leghista, in chiusura del comunicato, ha aggiunto: «Ognuno è ovviamente libero di fare ciò che crede nella sua vita privata, ma siamo convinti che il coinvolgimento pubblico di bambini tanto piccoli (da 2 a 6 anni) in questioni fortemente ideologiche sia pericoloso per la loro crescita equilibrata e serena: gli adulti facciano ciò che vogliono, ma si lascino stare i bambini».

Coghe: «La governatrice Tesei sta violando il patto preso con le famiglie durante la campagna elettorale»

Ma il senatore del Carroccio non è l’unico ad aver richiesto alla giunta regionale guidata dalla leghista Donatella Tesei di ritirare il patrocinio alle manifestazioni e agli eventi che, per tutto il mese di giugno, ruoteranno intorno al Pride. Anche il portavoce di Pro Vita & Famiglia Jacopo Coghe, in un comunicato, ha accusato la governatrice leghista di «sponsorizzare una manifestazione ideologica che promuove utero in affitto, gender nelle scuole, matrimoni e adozioni gay e il liberticida Ddl Zan, violando l’esplicito patto preso con le famiglie in campagna elettorale. Poiché continuiamo a non avere risposta sulla richiesta di ritiro immediato, abbiamo deciso di denunciare pubblicamente questo tradimento con camion-vela che gireranno per le principali città umbre».

E Coghe, qualora la regione non dovesse fare un passo indietro, annuncia battaglia contro la presidente della Regione Umbria. «Oltre che sulla sfilata arcobaleno di sabato 24 e su tutto ciò che vi accadrà – ha aggiunto Coghe – il patrocinio della Tesei farà bella mostra questo sabato sull’evento “Arcobaleno dei libri”, in cui saranno lette favole gender a bambini dai 2 ai 6 anni. Domenica, invece, il patrocinio onorerà la proiezione del film Bad luck banging or loony porn (Sesso sfortunato o follie porno), una pellicola grottesca che non risparmia immagini scabrose e sessualmente esplicite. Questo è ciò su cui la Tesei ha messo la faccia della Regione e impiegato i soldi dei contribuenti umbri. Lo faremo sapere a tutte le famiglie perché ne tengano conto alle prossime elezioni».

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