Letta sulla scelta di Di Maio: «La scissione del M5S non ha indebolito il governo». Salvini: «Triste chi cambia partito»

Per il segretario del Pd l’esecutivo sarebbe uscito rafforzato dal voto del Parlamento del 22 giugno, quando è passata la risoluzione di maggioranza sulle armi in Ucraina

«Il governo ha dimostrato di essere molto forte e il voto largo quasi unanime che il Parlamento ha dato ieri al governo è un segno di rafforzamento, a dimostrazione che la scissione non ha indebolito il governo, anzi, è più forte. Positivo per il nostro Paese di essere dentro una partita geopolitica che ci interessa con un governo forte». Lo ha detto il segretario del Pd Enrico Letta al suo arrivo al prevertice dei socialisti europei, riferendosi al voto del 22 giugno con cui il Senato aveva fatto passare compatto la risoluzione di maggioranza sulle armi in Ucraina. Lo stesso giorno il ministro degli Esteri Luigi Di Maio aveva rassegnato le dimissioni dal Movimento 5 Stelle, provocando la scissione del partito e ponendo le basi per un nuovo progetto politico, Insieme per il futuro. Anche Salvini nelle ultime ore ha commentato la scelta di Di Maio: «Ho la tessera della Lega in tasca da trent’anni e, se mi verrà a noia la politica, non cambierò partito ma farò altro. A vedere colleghi che cambiano partito mi viene tristezza. Mi auguro che a casa ci si ricordi di chi ha portato a casa i risultati, e chi invece cambia partito. Poi chi ha ragione tra Conte e Di Maio mi interessa meno di zero».


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