La promessa del presidente della Finlandia: «Mai più hockey con Putin. Pronti a proteggere i nostri confini»

Sauli Niinisto: la Russia? Non è mai stato un partner. Al massimo un vicino da considerare

Fino a pochi giorni fa i giornali presentavano il presidente della Finlandia Sauli Niinisto come uno dei politici più rispettati da Vladimir Putin. Complice anche una partita di hockey a San Pietroburgo che risale al 2012 e le foto che li immortalavano insieme. Ora che il suo paese sta per aderire alla Nato però ha cambiato idea. Sia sullo zar che sull’hockey. E in un’intervista a la Repubblica spiega perché: «All’inizio di dicembre scorso, Putin ha fatto un discorso dicendo che la Nato non avrebbe potuto più allargarsi, in particolare non sulla linea di confine russa. Un messaggio chiaro a noi e alla Svezia. Queste scelte, però, appartengono solo alla nostra volontà. È stato quasi uno shock. Come avremmo potuto contribuire alla stabilizzazione? Magari se ci fossimo allineati qualcuno avrebbe pensato: certo perché Mosca te lo vieta. Nell’opinione pubblica finlandese è iniziato a crescere il favore verso l’adesione. Poi quando è partito l’attacco all’Ucraina, è diventato chiaro che avrebbe potuto prepararsi a invadere anche altri Paesi vicini».


Per questo Helsinki ha cambiato idea sullo zar: «Ricordiamoci che ancora a gennaio hanno detto che non avrebbero attaccato. Dobbiamo stare attenti. Evitare di offrire scuse per una escalation oltre l’Ucraina». E adesso si prepara: Non ho mai pensato che la Russia avrebbe attaccato solo noi, ma dobbiamo considerare la possibilità – si spera teorica – di una guerra. E noi siamo capaci di proteggere i nostri confini». Quanto a Putin, secondo Niinisto non è mai stato un vero e proprio partner: «Condividendo quel lungo confine, esistono dei problemi quotidiani da risolvere. Nel golfo di Finlandia, ad esempio, il trasporto marittimo è sempre intenso. Ci sono famiglie con genitori delle due nazionalità. La Russia, insomma, non era un partner ma un vicino da considerare». Ma sull’hockey è categorico: «No, con Putin non ci giocherei più».


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