Sparatoria a Highland Park, la polizia: «Era pianificata da settimane. Nel 2019 il killer voleva uccidere la famiglia»

Al momento, si ritiene che l’uomo abbia agito «senza ragioni legate alla razza o alla religione»

Sarebbe stata pianificata da settimane la sparatoria avvenuta durante la parata del 4 luglio a Highland Park, in Illinois. A riferirlo è la polizia durante una conferenza stampa. Il killer dopo aver ucciso sei persone e averne ferite altre trenta sparando da un tetto ha abbandonato il fucile per poi mescolarsi tra la folla. Le autorità riportano che l’uomo si sarebbe vestito con abiti da donna durante la fuga soprattutto per coprire i tatuaggi. Secondo le ricostruzioni, si sarebbe recato a casa della madre per poi prendere la propria macchina e allontanarsi. Al momento, si ritiene che il killer abbia agito «senza ragioni legate alla razza o alla religione».


L’arma che l’assassino ha utilizzato è un fucile ad alta capacità simile a quello più utilizzato nelle sparatorie di massa americane, l’Ar-15. Al momento della sparatoria il killer era in possesso di due armi che aveva acquistato a Chicago, una utilizzata per la sparatoria e una ritrovato nell’auto. Il sospettato è Robert “Bobby” E. Crimo III, fermato dalla dalle autorità mentre si trovava alla guida a Lake Forest. Secondo quanto riferito dalla polizia, l’uomo nel 2019 tentò il suicidio. Nello stesso anno minaccio di uccidere i famigliari. Gli agenti intervenuti sequestrarono 16 coltelli, una spada e un pugnale ma non procedettero con l’arresto perché non c’era un valido motivo e i famigliari non fecero denuncia.


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