Davide Carnielli: il sopravvissuto alla tragedia della Marmolada riconosciuto grazie a un piercing

Il governatore del Veneto Luca Zaia: «So che è stata violata ogni regola ma ne valeva la pena»

Si chiama Davide Carnielli uno dei sopravvissuti alla tragedia della Marmolada. Il 30enne è ricoverato all’ospedale Ca’ Foncello di Treviso in prognosi riservata. Ma è vivo. Ed è stato riconosciuto dai suoi genitori Giovanna e Mauro grazie a un piercing. Il governatore del Veneto Luca Zaia ha mostrato ai due una foto con i particolari anatomici del giovane: «Guardate, in ospedale c’è un ferito che nessuno riesce a identificare perché con sé non aveva documenti. Mi dicono che è straniero, non è che qualcuno di voi lo riconosce da questi particolari?». I due hanno chiesto altre foto. «A quel punto mi sono fatto mandare altre foto. E tra i tanti particolari abbiamo visto che in effetti il ferito aveva all’orecchio un foro da piercing», dice Zaia al Corriere della Sera.


Il gruppo sanguigno e la visita in terapia intensiva

Anche il gruppo sanguigno corrispondeva con quello di Davide Carnielli. A quel punto mancava soltanto l’identificazione in ospedale. Che è arrivata ieri: i due genitori sono entrati in terapia intensiva e hanno avuto la conferma finale. «So che è stata infranta ogni regola – dice ancora Zaia -. Ma mi sono detto: se io fossi un genitore e cerco un figlio e dall’altra parte c’è un ferito non identificato, perché non provarci? Perché non farglielo vedere? Se avessimo continuato con i protocolli non ne saremmo venuti fuori. Quando ho ingrandito la foto e ho visto il buco nell’orecchio mi sono venuti i brividi».


Intanto resta da identificare soltanto una vittima della tragedia. Dopo i tre venetiPaolo Dani, Filippo Bari (27 anni, il più giovane tra i deceduti) e Tommaso Carollo – è stata identificata Liliana Bertoldi, 54 anni, commerciante ambulante di Levico (Trento) e due escursionisti originari della Repubblica Ceca che sono stati riconosciuti attraverso i documenti che avevano con sé. Le auto parcheggiate sul sentiero sono state «tutte abbinate a persone in vita», da sottrarre dal numero dei dispersi che è sceso a 5 (dai 13 di un paio di giorni fa).

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