Angelo Guglielmi: è morto a 93 anni il “papà” di Raitre. Lanciò Blob, Avanzi e Samarcanda – Il video

Storico dirigente Rai, lanciò negli anni Ottanta i programmi che hanno fatto la storia della tv pubblica

È morto nella notte all’età di 93 anni Angelo Guglielmi. Storico direttore di Rai3, lanciò negli anni Ottanta i programmi che hanno fatto la storia della rete e della tv pubblica, oltre che personaggi come Corrado Augias, Michele Santoro, Serena Dandini e Fabio Fazio. È stato dirigente Rai ma anche critico letterario, saggista e giornalista. Si è spento nel sonno, fa sapere la famiglia. Nato ad Arona il 2 aprile 1929, è stato anche direttore dal 1995 al 2001 dell’Istituto Luce. Dal 1987 al 1994 è stato direttore di Raitre. Trasformandola da canale anonimo e spesso superato dalle tv locali in uno spazio per l’innovazione e gli esperimenti. Ottenendo anche un grande successo di pubblico con trasmissioni come Samarcanda, Blob, Mi Manda Raitre. In questo video che risale al 2009 parlava di Blob:


Dopo essersi laureato in lettere a Bologna nel 1951, vinse il concorso in Rai tre anni dopo. Sotto la sua direzione di Rai3, nel periodo che va da 1987 al 1994, sono nati programmi cult come Telefono giallo, Samarcanda, Un giorno in pretura, La Tv delle ragazze, Blob, Chi l’ha visto?, Avanzi, Quelli che il calcio (passato nel 1998 su Rai 2), Tunnel e Storie maledette. Di Guglielmi fu anche l’idea di mettere in bianco e nero e fra virgolette rosse le annunciatrici dei programmi.


Dal 2004 al 2009 fu assessore alla cultura a Bologna, chiamato da Sergio Cofferati. È stato membro dal 2001al 2004 del Comitato di consulenza dell’Enciclopedia del cinema edita dall’Istituto della Enciclopedia Italiana. Ma Guglielmi ebbe anche amici che hanno fatto la storia del ‘900. Fu tra i fondatori del collettivo letterario neo-avanguardista Gruppo 63 con Umberto Eco e Edoardo Sanguineti, Beniamino Placido, Alberto Arbasino. Scrisse per Paese Sera e per il Corriere della Sera, nonché su numerose riviste. Per anni critico letterario per L’Espresso, scrisse fino a tarda età per Tuttolibri – La Stampa ed ebbe un blog negli ultimi anni di vita sul sito internet de Il Fatto Quotidiano.

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