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Incendi in Europa, notte infernale in Francia: in Gironda le fiamme non si placano, evacuate 12mila persone – I video

17 Luglio 2022 - 11:52 Enrico Spaccini
La costa atlantica francese continua a bruciare. In fumo migliaia di ettari anche in Portogallo, Spagna e nell'est Europa

L’Europa continua a bruciare, ettaro dopo ettaro. Da ovest a est, ogni giorno migliaia di persone sono costrette ad abbandonare le proprie case perché minacciate dalle fiamme che avanzano divorando intere foreste e campi. Nella giornata di sabato 16 luglio ad essere più colpite sono state alcune regioni della Francia, del Portogallo e della Spagna. Inserite tra le zone più a rischio dall’European forest fire information system (Effis), sono vittima del caldo torrido che ha portato i termometri a indicare più di 40°C. Sono più di 12mila le persone che sono state evacuate nel dipartimento francese di Gironda, nel sud-ovest del Paese. «L’incendio continuerà a diffondersi finché non sarà stabilizzato», ha affermato Vincent Ferrier, viceprefetto del comune girondino Langon. Da martedì sono stati distrutti 10.500 ettari di vegetazione, mentre nella scorsa notte sono scoppiati altri roghi nel vicino La Teste-de-Buch sulla costa atlantica.

Una foto dell’incendio nel dipartimento di Gironda pubblicata dai vigili del fuoco francesi

Portogallo, 238 vittime del caldo

Alcuni dei peggiori incendi si stanno verificando in Portogallo. Venerdì un pilota è morto dopo essersi schiantato con il suo aereo durante un’operazione a Foz Coa, vicino al confine spagnolo. Il ministero della Salute portoghese ha affermato che sono 238 le persone che hanno perso la vita a causa dell’ondata di caldo nella settimana tra il 7 e il 13 luglio, soprattutto anziani. «Manterremo un’estrema vigilanza questo fine settimana», ha detto il comandante dell’autorità di emergenza e protezione civile Andre Fernandes. Dall’inizio dell’anno, il Portogallo ha visto bruciare 39.550 ettari fino a metà giugno.

Spagna, fuochi alla Costa del Sol e in Estremadura

Non è meno allarmante la situazione in Spagna, dove le temperature hanno raggiunto i 45,7°C. Anche in questo caso, è la parte sud del Paese ad essere la più colpita. Nella Costa del Sol, quella che va da Malaga fino a Gibilterra, 3mila persone sono state evacuate per un incendio che ha raggiunto le porte della città di Mijas. Le autorità dicono che gli incendi attivi nella penisola iberica sarebbero 19, mentre altri 18 sarebbero già sotto controllo. Sabato i vigili del fuoco spagnoli erano concentrati soprattutto sul parco nazionale di Monfragüe, nel comune di Caceres di Casas de Miravete nella regione di Estremadura al confine con il Portogallo. Poco lontano dalla Garganta de los Infiernos, la zona tenuta maggiormente sotto osservazione.

Il fumo dal parco nazionale di Monfragüe, in Spagna

La situazione nell’est Europa

Per quanto riguarda i Paesi dell’est Europa, la Romania è quello più colpito di tutti dal caldo. Da inizio anno, infatti, si sono verificati già 735 grandi incendi (ovvero quelli che bruciano almeno 30 ettari di vegetazione) e sono andati in fumo più di 149mila ettari di terreno. Numeri da record anche per la Croazia, una delle mete turistiche più ambite anche per gli italiani. Qui i grandi incendi sono stati, per ora, 134 e hanno bruciato già 28mila ettari. Colpita anche l’Ungheria, con 5,877 ettari incendiati da 44 roghi. Anche se con un numero molto più limitato di danni, la Slovacchia ha già registrato il suo personale record: 275 ettari diventati cenere.

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