Bimbo annegato in piscina in Sardegna: si indaga per omicidio colposo. I dubbi sul tempo perso prima dei soccorsi

È attesa oggi l’autopsia per il bambino romano morto durante una vacanza con la famiglia in un resort dell’Ogliastra

La procura di Nuoro ha aperto un’indagine per omicidio colposo a carico di ignoti per la morte del bambino di 6 anni avvenuta lo scorso sabato in un resort a Cardedu, in Ogliastra. Un atto dovuto per permettere ai carabinieri di proseguire con le indagini, raccogliendo le testimonianze dei famigliari del piccolo e delle persone presenti al momento della tragedia. Che cosa sia avvenuto al bambino prima che annegasse nella piscina del resort Cala Luas è ancora tutto da chiarire. Ulteriori chiarimenti sono attesi dall’autopsia, fissata per oggi 18 luglio alle 15 all’ospedale Nostra Signora della Mercede a Lanusei. Una delle ipotesi è che il piccolo possa aver avuto un malore e non sia riuscito a trovare la forza per chiedere aiuto, venendo soccorso dopo diversi minuti.


Cosa è successo in piscina

Finora gli inquirenti hanno ricostruito che uno degli ospiti del resort si è accorto alle 18.15 di sabato scorso che il bambino galleggiava in superficie apparentemente immobile, come riporta Leggo. In un primo momento la scena non sarebbe apparsa allarmante, visto che il bambino indossava la maschera e il boccaglio con la faccia in acqua, in una piscina in cui l’altezza dell’acqua è di mezzo metro, con alcuni punti che toccano il metro e mezzo. La segnalazione comunque è arrivata ai bagnini, che sarebbe intervenuti e allertato il 118. I medici arrivati in eliambulanza hanno provato a rianimare il piccolo per circa un’ora e mezza. A bordo piscina c’erano i genitori, che vivono a Roma, assieme alla sorellina.


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