La maxi-causa di Amazon contro chi pubblica recensioni false per soldi

L’azione legale in sette paesi: Stati Uniti, Regno Unito, Germania, Francia, Italia, Spagna e Giappone

La società di e-commerce Amazon ha avviato un’azione legale contro gli amministratori di oltre 10.000 gruppi Facebook che «tentano di orchestrare false recensioni in cambio di denaro o prodotti gratuiti». Amazon accusa i creatori dei gruppi di averli fondati per reclutare persone disposte a pubblicare recensioni fuorvianti in sette paesi: Stati Uniti, Regno Unito, Germania, Francia, Italia, Spagna e Giappone. In una nota il colosso fa sapere che «utilizzerà le informazioni emerse da questa azione legale per identificare i malintenzionati e rimuovere le recensioni false commissionate da questi truffatori e non ancora rilevate dalla tecnologia avanzata di Amazon, dai suoi investigatori esperti e dal monitoraggio continuo». Dharmesh Mehta, vice president selling partner services di Amazon ha fatto sapere che già oggi il team dell’azienda blocca le recensioni sospette prima che vengano viste dagli iscritti al servizio.


Secondo Amazon i gestori dei gruppi chiedono recensioni false per centinaia di prodotti in vendita, come per esempio autoradio e treppiedi per macchine fotografiche. Facebook ne ha già rimosso uno che contava 43 mila iscritti. Amazon, si legge nella nota, «vieta rigorosamente le recensioni false e impiega più di 12.000 persone dedicate in tutto il mondo alla protezione dei clienti, dei marchi, dei partner di vendita e dello store da contraffazioni, frodi e altre forme di abuso, comprese le recensioni false. Un team dedicato indaga sugli schemi di recensioni false sui social media, tra cui Facebook, Instagram, TikTok e Twitter, e segnala regolarmente a queste società i gruppi abusivi. Dal 2020, Amazon ha segnalato a Meta più di 10.000 gruppi di recensioni false. Di questi, Meta ha eliminato più della metà dei gruppi per violazioni della policy e continua a indagare su altri».


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