A due giorni dalle polemiche sulla perquisizione avvenuta a Milano, Tiemoue Bakayoko commenta quanto successo. Quattro storie sul suo profilo Instagram in cui il centrocampista francese del Milan dice che «nel video che è stato postato sui social non si vede tutto. Questa è la parte più tranquilla di quanto accaduto». Come raccontato dalla polizia, il calciatore è stato fermato perché corrispondeva alla descrizione di una persona ricercata per una sparatoria avvenuta qualche giorno prima in corso Como. «Le autorità milanesi hanno dichiarato che l’arresto è stato un errore. Errare è umano, non ho problemi con questo», commenta Bakayoko che, però, sostiene come il problema sia il metodo usato. «Mi sono ritrovato l’arma a un metro da me e del passeggero. Ci hanno chiaramente messi in pericolo a prescindere dalle ragioni che hanno portato a fare questo».
Bakayoko ha aggiunto: «Le conseguenze avrebbero potuto essere più gravi se non avessi mantenuto la calma, se non avessi avuto la possibilità di fare il lavoro che faccio ed essere riconosciuto in tempo». Al termine dei video, il calciatore francese si domanda perché i poliziotti non gli abbiano «semplicemente chiesto i documenti, comunicando in modo normale».
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