In Evidenza ENISiriaUSA
POLITICABruno TabacciElezioni politiche 2022Governo DraghiImpegno CivicoInsieme per il futuroLuigi Di Maio

Così il Dc Tabacci salva Di Maio dalla raccolta firme: «È il ministro del miglior governo degli ultimi 25 anni»

01 Agosto 2022 - 07:23 Redazione
bruno tabacci luigi di maio
bruno tabacci luigi di maio
Il simbolo di Centro Democratico evita seccature al ministro degli Esteri. Il sottosegretario cita Papa Roncalli

Lo ha fatto di nuovo. Il sottosegretario Bruno Tabacci permetterà a Luigi Di Maio e al suo movimento di correre alle elezioni del 25 settembre. Si tratta dello stesso Tabacci che aveva permesso agli scissionisti M5s di poter formare i propri gruppi alla Camera e al Senato. E che aveva concesso il prezioso simbolo del Centro Democratico a +Europa, finendo poi agli stracci con Bonino & Co. Ma lui in un’intervista al Corriere della Sera oggi spiega che con il Di Maio “draghiano” c’è perfetta sintonia. Anzi, di più: «Senta, insieme al ministro degli Esteri del miglior governo degli ultimi 25 anni nasce un progetto politico. Parlo con Di Maio da un anno e mezzo, da quando è arrivato alla Farnesina con Draghi. Ero incuriosito dalla sua evoluzione, tanto ero distante dal primo Di Maio, tanto sono in piena sintonia con il Di Maio che si autodefinisce senza se e senza ma “draghiano”. Per il resto da democratico cristiano convinto mi vengono in mente le parole di Papa Roncalli: “Se incontri un viandante non chiedergli da dove viene, domanda dove sta andando”».

La lista si chiamerà “Impegno Civico” perché, secondo Tabacci, «vuole richiamare ognuno di loro, di noi, ogni italiano di fronte all’urgenza del momento. Il 25 settembre si gioca una partita di sola andata. Come il 2 giugno del 1946 la scelta era secca, repubblica o monarchia, così è stavolta: europeismo e atlantismo da una parte, filoputinismo dall’altra». Mentre nelle liste ci saranno «donne e uomini che condividono l’idea di impegnarsi insieme per fare fronte comune rispetto a chi ha voluto liberarsi di Draghi e ora vorrebbe archiviare per sempre l’esperienza del suo governo. I duemila sindaci che hanno firmato un appello per il premier ora sono chiamati anche loro a una scelta e con loro tutti i cittadini».

Leggi anche:

Articoli di POLITICA più letti