Si sono visti in gran segreto questo pomeriggio nella sede dell’Arel in pieno centro di Roma che Enrico Letta utilizza per gli incontri più delicati e riservati. E questo sicuramente lo era, visto che gli ospiti principali erano il ministro degli Esteri Luigi Di Maio e il sindaco di Milano Beppe Sala. Saranno loro i protagonisti delle liste che nella coalizione guidata dal Partito Democratico cercheranno di fare incetta dei voti in libertà nelle aree di competenza dei due: l’ex elettorato dei 5 Stelle per Di Maio, e il grande Nord che nelle ultime elezioni è sempre stato preda privilegiata del centrodestra per Sala. Il sindaco di Milano ha comunque chiarito che non avrebbe alcuna intenzione di candidarsi personalmente: «Darò una mano», ha detto citato da Fanpage. A sovrintendere dal punto di vista organizzativo all’operazione due vecchie volpi della politica, Bruno Tabacci che darà il simbolo a Di Maio e alla sua lista di Insieme per il futuro, così da evitargli una corsa contro il tempo sotto il solleone per raccogliere le firme necessarie, e quel Gianfranco Librandi fin qui deputato renziano che bene sa come si organizza e amministra un’operazione elettorale.
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