La mappa in tempo reale degli incendi nel mondo, Greenpeace: «Non brucia solo l’Europa: perché i roghi sempre più frequenti e intensi»

Nella mappa pubblicata da Greenpeace si possono vedere anche altri fattori che contribuiscono a distruggere il suolo

Temperature, venti, precipitazioni e soprattutto incendi. Greenpeace ha pubblicato una mappa che permette di vedere in diretta come le fiamme stanno divorando il suolo sul nostro Pianeta. Il grafico si raggiunge da questo link e permette un livello di dettaglio altissimo, sia per la possibilità di sovrapporre di più dati che per il livello di dettaglio a cui si può arrivare. I dati inseriti nella mappa sono presi dai sensori MODIS che si trovano a bordo dei satelliti Terra e Acqua lanciati dalla Nasa.


Martina Borghi, della campagna Foreste di Greenpeace Italia ha spiegato che questo strumento non è solo per gli addetti ai lavori: «Non brucia solo l’Europa: dalla mappa si vede chiaramente come dall’Australia alla Russia fino agli Stati Uniti e l’Italia, gli incendi siano sempre più frequenti e intensi, a causa della crisi climatica e dalle attività umane». L’obiettivo quindi è sensibilizzare gli utenti sulla protezione del suolo:


«È fondamentale dedicare più risorse non solo al controllo, ma soprattutto alla prevenzione degli incendi, che provocano ingenti emissioni di gas serra e drammatiche perdite di vite umane e di biodiversità. Per farlo, dobbiamo innanzitutto rafforzare, su scala globale, la resistenza e resilienza degli ecosistemi forestali».

I dati in tempo reale: la maggior parte dei focolai sono nella Repubblica democratica del Congo

Nella mappa sono presenti tutti i dati sugli incendi nel mondo. Mentre scriviamo questo articolo, in tutto il pianeta sono attivi 6.462 focolai. La maggior parte si trova in Africa. Da sole Repubblica Democratica del Congo e Zambia ne contano oltre 2.400. Le aree più colpite sono le foreste, dove ci sono circa 3.400 focolai, seguono le aree agricole con oltre mille focolai e le aree popolate da arbusti con 847.

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