L’operazione nostalgia di Berlusconi: il “Credo Laico” di Forza Italia come nel 1994

Pronti il kit del candidato e le promesse di un nuovo miracolo italiano. L’unico elemento di modernità è l’hashtag

Silvio Berlusconi non ha alcuna paura di essere inattuale. E per le elezioni rispolvera un grande classico: il “Credo Laico” di Forza Italia. Ovvero la preghiera liberale che rimetterà in scena al più presto. Con tanto di brochure da includere nel kit del candidato. Come nelle elezioni del 1994, le prime della sua discesa in campo. «Noi crediamo nella libertà, in tutte le sue forme, molteplici e vitali. Ma la libertà non è graziosamente concessa dallo Stato, perché è ad esso anteriore», è il credo raccontato oggi dal Messaggero. Il format prevede un nuovo miracolo economico (a patto che si voti Forza Italia, ovviamente) così come i mille euro per le pensioni. E gli alberi, ovviamente.


Non appena Letta troverà l’accordo con Fratoianni arriverà anche l’anatema contro i comunisti. E contro l’anarchia. Uno dei fedelissimi del Cav, Giorgio Mulè, spiega: «La piena autonomia programmatica di ogni singola forza del centrosinistra, annunciata da Letta, coincide con la totale anarchia di quello schieramento». Nel Credo Laico di Forza Italia c’è ogni evergreen usato in questi quasi trent’anni di politica del Cavaliere. Si va dai proclami sulla libertà di pensiero a quelli sul cristianesimo, il garantismo, l’europeismo e l’atlantismo. Infine, un tocco di modernità: l’hashtag: «#25settembreVotaForzaItalia». Ma d’altronde ormai siamo nel 2022. O no?


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