Vaiolo delle scimmie, 15.926 casi e 2 morti in Europa: l’Italia tra i Paesi con più contagi – La mappa

I sintomi presentati consistono in eruzioni cutanee (nel 94,8% dei casi), ma anche febbre, affaticamento, dolore muscolare, brividi o mal di testa (65%)

15.926 casi in 38 paesi e aree europee: sono i dati raccolti sul vaiolo delle scimmie dall’Ecdc (l’European Centre for Disease Prevention and Control), aggiornati al 2 agosto 2022. Il Paese con più casi, al momento, è la Spagna: nella penisola iberica sono avvenute anche le prime due morti nel continente, le uniche al momento riportate dall’Ecdc. I ricoveri in ospedale, invece, si attestano a 399: 150 di loro hanno richiesto cure cliniche. I sintomi presentati consistono in eruzioni cutanee (nel 94,8% dei casi), ma anche febbre, affaticamento, dolore muscolare, brividi o mal di testa (65%).


L’Italia tra i Paesi più a rischio

Dopo la Spagna, il paese europeo con più contagi è la Gran Bretagna (2.759), seguita da Germania (2.724), Francia (2.054) e Olanda (927) e Portogallo (633). Al settimo posto c’è l’Italia, con 505 casi, notificati martedì dall’Istituto per le malattie Infettive Spallanzani. Una cifra che, superando la soglia di 500, porta il nostro Paese a rientrare nelle aree più a rischio, indicate sulla mappa elaborata dall’Ecdc con un colore rosso-scuro. Fino a oggi, la maggior parte dei casi risulta avere un’età compresa tra 31 e 40 anni (41%) ed essere di sesso maschile (99,1%).


L’arrivo nella regione europea dei primi sintomi da vaiolo delle scimmie è da collocarsi all’11 marzo 2022. A maggio, anche in Italia è stato identificato il primo caso di Monkeypox, in un giovane rientrato da un soggiorno alle Isole Canarie. Allo Spallanzani, secondo quanto annunciato dall’assessore alla Sanità della Regione Lazio Alessio D’Amato, un vaccino per il vaiolo sarà «presto pronto e attende dal ministero le modalità di reclutamento». 

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