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Oggi Conte sceglierà i 18 capilista M5S, ma il partito protesta: «Vanno votati». Dentro anche Patuanelli, Appendino e Tridico

15 Agosto 2022 - 09:41 Redazione
Dal partito non è trapelato nulla, ma è probabile che ad essere inseriti saranno i quattro vicepresidenti: Riccardo Ricciardi, Michele Gubitosa, Mario Turco e Alessandra Todde. Si parla anche di Stefano Patuanelli, Chiara Appendino e Pasquale Tridico

Oggi verranno resi noti i nomi dei 18 capilista del Movimento 5 Stelle, che saranno indicati personalmente dal leader Giuseppe Conte. Le figure di cui si parla sono sia interne che esterne ai 5 Stelle e saranno elette quasi sicuramente, spiega la Repubblica. Dal partito non è trapelato nulla, ma è probabile che ad essere inseriti saranno i quattro vicepresidenti: Riccardo Ricciardi, Michele Gubitosa, Mario Turco e Alessandra Todde. Oltre a loro, si prevede ci saranno anche il ministro dell’Agricoltura Stefano Patuanelli, e l’ex sindaca di Torino Chiara Appendino, che ha ceduto al corteggiamento di Conte, che da tempo la voleva candidata nelle liste. Altre due figure forti sarebbero i capigruppo di Camera e Senato: Francesco Silvestri e Mariolina Castellone. Papabili anche Ettore Licheri e Vittoria Baldino, parlamentari uscenti. Infine, per la quota proveniente dalla società civile, potrebbero spuntare il presidente dell’Inps Pasquale Tridico, Dario Vassallo, e Federico Cafiero de Raho, procuratore nazionale antimafia dal 2017 al febbraio 2022.

Le proteste interne sulla decisione di Conte

Sulla scelta dei nomi, però, il partito sobbolle. A molti non va giù che sia Conte ad indicare le figure senza passare attraverso consultazioni interne. Tra tutti, sono l’ex sindaca di Roma Virgina Raggi e l’ex ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti Danilo Toninelli a schierarsi contro. «Vi do un consiglio, votate quelli che ritenete essere i migliori, quelli che vi possono rappresentare al meglio», ha dichiarato Toninelli. Si è anche tornato a parlare di «buffonarie»: il neologismo coniato dal padre del Movimento, Beppe Grillo, per definire le primarie del centrosinistra, con i candidati a volte posti in cima alle liste.

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