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Guerra in Ucraina, Erdoğan: «Siamo pronti a ospitare i colloqui per la pace in Turchia». Zelensky: «Non fidatevi della Russia»

18 Agosto 2022 - 21:15 Redazione
La Turchia ha ribadito il suo ruolo di mediatore nei negoziati per il cessate il fuoco tra Mosca e Kiev. Al colloquio era presente anche il segretario generale dell'Onu Guterres

«Non potrà esserci alcun negoziato di pace senza il ritiro delle truppe russe dall’Ucraina». L’ha detto chiaro e tondo Volodymyr Zelensky al termine della conferenza stampa congiunta con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan e il Segretario generale dell’Onu Antonio Guterres a Leopoli. «Le persone che uccidono, violentano, colpiscono le nostre città con missili da crociera ogni giorno non possono volere la pace. Dovrebbero prima lasciare il nostro territorio, poi vedremo», ha detto Zelensky in conferenza stampa, chiedendo di «non fidarsi della Russia».

Nel corso dell’incontro, Erdoğan ha comunque ribadito la posizione della Turchia, che intende restare «dalla parte dell’Ucraina». Il presidente turco ha assicurato che «mentre continuiamo a portare avanti i nostri sforzi per una soluzione» del conflitto, «rimaniamo dalla parte dei nostri amici ucraini». Una presa di posizione forte, che vede la Turchia ancora nel ruolo di mediatore dei negoziati avviati a Istanbul per un cessate il fuoco tra Mosca e Kiev. Le parole di Erdoğan sono state riprese dall’agenzia turca Anadolu, in cui si legge anche che i due presidenti hanno «sottolineato come la comunità internazionale dovrebbe prendersi più responsabilità per rilanciare il processo diplomatico». Zelensky, da sempre scettico sulle intenzioni del Cremlino di porre fine all’aggressione, ha comunque riconosciuto l’incontro odierno come portatore di un «potente messaggio di sostegno da un Paese (la Turchia, ndr) così importante».

Durante il colloquio con Erdogan e Guterres sono state affrontate anche le questioni relative al grano e alla situazione alla centrale nucleare di Zaporizhzhia. Alla fine, Erdoğan ha confermato che la Turchia darà il suo «sostegno per la ricostruzione dell’Ucraina» e si è detto convinto «che si possa porre fine alla guerra al tavolo negoziale». Ipotesi che potrebbe essere stata confermata dallo stesso Vladimir Putin: secondo Cnn Turk, il presidente russo avrebbe lasciato intendere questa volontà lo scorso 5 agosto a Sochi nel confronto con Erdoğan.

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