L’ex pallavolista Mastrangelo (Lega): «Più soldi allo sport e meno alla sanità». Poi chiarisce: «Le mie parole sono state travisate»

L’ex capitano della nazionale dopo le polemiche: «Un adeguato e calibrato investimento nello sport oggi produce anche un risparmio in sanità domani»

«Bisogna investire di più nello sport, togliendo magari qualcosa alla sanità». Sono queste le parole di Luigi Mastrangelo, ex capitano della nazionale azzurra di pallavolo e oggi capo del dipartimento dello sport della Lega. Secondo l’ex “muro” della nazionale ritiratosi nel 2013, nello sport «viene stanziato sempre molto poco  e nella sanità tantissimo». A tenere insieme il tutto c’è il concetto che lo sport è uno degli elementi cardine di una vita salutare: «Perché dobbiamo aver bisogno di prendere una medicina se possiamo star bene semplicemente facendo attività fisica? Siamo tutti bravi a dire che lo sport è salute, poi però ci dedichiamo poco tempo», spiega Mastrangelo intervistato a Radio Capital. «Deve diventare un elemento essenziale della nostra quotidianità, dovremmo essere bravi a ritagliarci un’oretta al giorno da dedicare al movimento», continua. Al centro della proposta dell’ex centrale pluricampione olimpico, oggi 47enne, ci sono i «giovani: la sedentarietà aumenta, si stanno allontanando dallo sport, e questa lontananza si riflette sul futuro di tutte le nostre squadre, dal calcio alla pallavolo. Per ritornare a vincere bisognerà iniziare da subito a riavvicinare i giovani, a partire dallo sport di base, e investire». Non solo nell’educazione allo sport, ma anche nelle strutture dove praticarlo: «Ce ne sono alcune rimaste a trent’anni fa, grazie al PNRR possiamo metterle a posto, a partire dalle scuole».


Il botta e risposta con il Pd

Le parole di Mastrangelo hanno subito suscitato polemica. «Sconcertante la Lega che propone tagli a sanità per finanziare sport», ha commentato la presidente dei senatori Pd Simona Malpezzi. «Mastrangelo sostiene che si possono tagliare fondi alla salute “che sono tantissimi”. Non ci sorprende visto che fa parte del partito responsabile del disastro in Lombardia dove  il governo di destra ha annullato la medicina territoriale depauperando tutti i presidi sanitari. Un disastro sotto gli occhi di tutti e dove niente si sta facendo sui medici di base. Sconcertante» ha scritto Malpezzi sul suo profilo Facebook. A stretto giro è arrivata la risposta del diretto interessato: «Noto con amarezza che da sinistra, quelli che la vita concreta delle persone non sanno minimamente cosa sia, si sono già affannati a replicare alle mie parole: intendo chiarire che la mia idea, e quella della Lega, si basa su un concetto fondamentale, cioè che un adeguato e calibrato investimento nello sport oggi, produce anche un risparmio in sanità domani», ha chiarito l’ex pallavolista. «Lo sport è benessere fisico, mentale: lo sport è vita, è questo il messaggio che dobbiamo dare ai giovani, non le squallide polemiche da campagna elettorale», ha concluso Mastrangelo.


La rivalità con Berruto

È stato proprio l’ex pallavolista a proporre al leader della Lega Matteo Salvini di occuparsi di sport all’interno del partito. L’ex ministro dell’interno lo ha nominato capo dipartimento a maggio 2022. Mastrangelo occupa nella Lega la stessa posizione che ne Pd appartiene a Mauro Berruto, suo ex commissario tecnico, fa notare la Repubblica. Mastrangelo ha dichiarato: «Insieme abbiamo passato momenti bellissimi e altri meno belli, abbiamo gioito e abbiamo pianto, vestiremo due maglie diverse e saremo uno contro l’altro, ma sempre per il bene dello sport italiano».

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