Nuova condanna per i fratelli Bianchi: 4 anni e mezzo per spaccio di droga ed estorsione

Chi non pagava veniva pestato. In un’intercettazione le minacce a un 20enne

Altri problemi con la giustizia per i fratelli Bianchi. Marco e Gabriele, condannati all’ergastolo per l’omicidio di Willy Monteiro Duarte del 6 settembre 2020, sono coinvolti in un’altra inchiesta che nel dicembre di quello stesso anno ha portato a vari arresti da parte dell Procura di Velletri per un giro di droga e pestaggi. I Bianchi sono stati condannati prima a 5 anni e 4 mesi di reclusione per lo spaccio di droga e il giro di estorsioni, ora in Appello a 4 anni e 6 mesi. Il gruppo di giovani, tra cui anche Omar Shabani, spacciava soprattutto cocaina nell’area di Velletri Lariano, Artena e dintorni. Il lusso che ostentavano sui social, così come il fatto che consegnavano droga su auto di grossa cilindrata, era un modo per mostrare la «potenza» della banda.


I fratelli Bianchi erano quelli che dovevano intervenire quando le cose non andavano come dovevano. Erano loro a minacciare e, quando necessario, pestare chi creava problemi o pagava in ritardo la droga, rinominata «caffè», «camicie», «cd di Gomorra», «giacchetto» o «chiavi». In un’intercettazione si sente il gruppo intento a minacciare un 20enne intimandogli di non denunciare: «Sei un infame tu e tuo padre, siete solo dei pezzi di me**a… avete torto marcio e andate pure a fa la denuncia infami… morti de fame». Il gruppo mostrava «una spiccata e sistematica capacità delinquenziale». Per questo motivo, il gip firmò gli arresti riscontrando «il concreto ed attuale pericolo che gli indagati perseverino in altre azioni delittuose e condotte analoghe a quelle contestate».


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