Gas, Medvedev torna a minacciare l’Europa sui prezzi: «Entro fine anno arriverà a 5 mila euro per mille metri cubi»

Il vicepresidente del Consiglio di sicurezza ha lanciato una nuova provocazione dal suo canale Telegram: «Sono costretto ad aumentare le previsioni»

Dmitry Medvedev, ex presidente russo e attuale vicepresidente del Consiglio di sicurezza, torna a parlare del tema che angosciando l’Occidente: quello del gas. Lo fa alzando la posta in gioco, minacciando i Paesi europei di un aumento nel prezzo del combustibile: «A causa dell’aumento dei prezzi del gas a 3.500 euro per mille metri cubi, sono costretto ad aumentare il costo previsto a 5.000 euro entro la fine del 2022. Con cordiali saluti», è il laconico messaggio inviato nel suo canale Telegram.


Intimidazioni non certo nuove. Solamente lo scorso 26 agosto, Medvedev aveva dichiarato: «Siamo pronti a fornire gas nei volumi che sono stati contrattati già ora. Tuttavia, questo dipenderà sicuramente dalla posizione dei Paesi occidentali ed europei. Se i pagamenti saranno vietati o se la consegna delle turbine riparate o il lancio del NordStream 2 saranno fermati, allora le forniture non saranno probabilmente nei volumi che si aspettano. Queste sono le conseguenze della guerra delle sanzioni scatenata dall’Occidente».


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