Medvedev: «La rinuncia dell’Ucraina alla Nato non è più una condizione sufficiente per la pace». E sul gas: «Le forniture dipenderanno dall’Occidente»

Secondo il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo il rifiuto di partecipare all’Alleanza del Nord Atlantico è ora una «condizione necessaria, ma non sufficiente per raggiungere la pace»

La Russia ha bisogno di ulteriori «garanzie di sicurezza». Per questo motivo, la pace non sarà garantita nemmeno da un’eventuale rinuncia dell’Ucraina a diventare membro della Nato. A dirlo è il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, Dmitry Medvedev, secondo quanto riportato dall’agenzia Tass. Le sue parole testuali sono state: «Il rifiuto di partecipare all’Alleanza del Nord Atlantico è ora una condizione necessaria, ma non sufficiente per raggiungere la pace. È necessario elaborare proprio queste garanzie. Non appena le garanzie saranno elaborate, stipulate in un accordo, sigillato da tutte le parti, allora avremo già una condizione sufficiente per interrompere l’operazione. Ovviamente, quando i suoi obiettivi saranno raggiunti». Ha inoltre aggiunto che al momento non c’è stata la necessità per Mosca di ricorrere all’uso delle armi nucleari in quella che i russi definiscono «l’operazione militare speciale» in Ucraina.


Medvedev ha poi parlato anche delle forniture di gas, uno dei punti che stanno agitando di più i mercati in questi giorni: «Siamo pronti a fornire gas nei volumi che sono stati contrattati già ora. Tuttavia, questo dipenderà sicuramente dalla posizione dei Paesi occidentali ed europei. Se i pagamenti saranno vietati o se la consegna delle turbine riparate o il lancio del NordStream 2 saranno fermati, allora le forniture non saranno probabilmente nei volumi che si aspettano. Queste sono le conseguenze della guerra delle sanzioni scatenata dall’Occidente».


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