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La strana storia della presunta villa di Zelensky a Forte dei Marmi affittata a cittadini russi

01 Settembre 2022 - 05:11 Redazione
villa zelensky forte dei marmi
villa zelensky forte dei marmi
Una donna si è scattata un selfie con un testo ironico: «Ma davvero? Un'inquilina russa in casa del presidente dell'Ucraina?». Ma fioccano le smentite

La presunta villa del presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky a Forte dei Marmi (Lucca) è già finita nelle polemiche in questi mesi di guerra con la Russia. Un movimento di estrema destra ha organizzato una protesta contro «l’aumento delle spese militari» ad agosto. Oggi però l’immobile che si trova a Vittoria Apuana ed è controllato dalla Aldobrande Limited, società cipriota che lo ha pagato 3 milioni e 800 mila euro, torna d’attualità. La Stampa racconta infatti che la villa sarebbe stata affittata ad alcuni cittadini russi. Tutto nasce da un selfie pubblicato sui social network qualche giorno fa. Ritrae una donna e il testo dice: «Ma davvero? Un’inquilina russa in casa del presidente dell’Ucraina?».

Il selfie della cittadina russa

«È una casa comprata con l’unico scopo di fare un business immobiliare nel posto più prestigioso per questo tipo di investimenti, è una villa messa a rendita», spiega al quotidiano l’ucraino Sergey Bashkyrtsev, presidente del consiglio di amministrazione della Real Estate Advisor Srl, che opera in zona. «Zelensky è venuto a Forte dei Marmi forse due o tre volte, non di più. Non se ne occupa di quella casa, non se ne è mai occupato. Lo scorso anno, per un certo periodo, è stata addirittura messa in vendita». Il titolare dell’agenzia immobiliare che si occupa della casa si chiama Claudio Salvini. E ufficialmente smentisce. «Gli inquilini sono residenti a Londra. Hanno passaporto svizzero», risponde al quotidiano. Il che però non esclude che siano russi.

Chi lavora in agenzia dice di avere la consegna di non affittare a russi, bielorussi e ucraini. La signora del selfie ha un nome e un numero di telefono cellulare russo. E alcuni testimoni l’hanno sentita parlare in quella lingua durante il soggiorno. Costato, a quanto pare, 50 mila euro per il mese di agosto. Bashkyrtsev dice che la disdetta di una famiglia coreana poteva far finire la casa vuota nel periodo più redditizio. Da lì è arrivato l’affitto di emergenza. Con strappo alla regola. Smentito però dallo stesso Salvini: «La villa di Vittoria Apuana è intestata a una società italiana che fa capo a un’altra a Cipro, ed è della moglie di Zelensky, che ci ha dato mandato di affittare la villa con quella clausola. Se qualcuno ha sentito parlare il russo in quella casa è perché chi ha affittato potrebbe aver avuto ospiti russofoni».

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