Calenda: «Draghi deve darsi una mossa, serve lo scostamento per le bollette»

Il leader di Azione chiede di fare più deficit per gli aiuti a cittadini e imprese

Mario Draghi deve «darsi una mossa». Serve uno scostamento di bilancio per calmierare i costi dell’energia e aiutare gli italiani con le bollette. Lo dice il leader di Azione Carlo Calenda in un’intervista a Repubblica. «C’è il rischio di una totale deindustrializzazione del Paese a livello di piccole, medie e grandi imprese. Sta avvenendo questo, non è una bufala. Quindi abbiamo bisogno non solo che Draghi vari subito un decreto per abbassare fino a fine ottobre il costo dell’energia, ma dobbiamo anche pensare a rimborsare le ultime bollette, altrimenti il sistema industriale salta», dice nel colloquio con Francesco Bei. Per Calenda non si può più attendere: «Per questo ritengo sia un errore che il governo non sia ancora intervenuto. Che cosa aspetta Draghi?». La novità è che anche Calenda punta sul fare più debito: «Con Renzi ho parlato stamattina e gli ho detto che, secondo i nostri calcoli, la manovra di appiattimento delle bollette a non più del 4 per cento può essere fatta con le entrate fiscali aggiuntive che già ci sono. Se dovesse esserci la necessità di fare un piccolo extra deficit, io proprio non mi porrei il problema». Per il leader di Azione serve uno stanziamento maggiore nel nuovo decreto in preparazione: «Siamo nell’ordine dei 15 miliardi di euro di intervento per portare tutta l’industria manifatturiera energivora a pagare 100 euro a megawattora e rimborsare le bollette già arrivate». Infine: «Ai contrari all’extradeficit dico che tutto quello che non spendiamo adesso lo spenderemo moltiplicato per dieci in cassa integrazione, reindustrializzazione del Paese, Naspi, reddito di cittadinanza. È il momento di rompere gli indugi, bisogna intervenire ora, altrimenti chiunque vincerà governerà sulle macerie del paese».


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