Da Adinolfi siluro contro Totti-Blasi: «Ecco perché il divorzio è l’inferno, va vietato»

Per il leader del Popolo della Famiglia, gli ultimi sviluppi sulla separazione dell’ex calciatore e la showgirl rischia di essere solo un danno gravissimo per i figli: «Io non vedo vantaggi nella società che consente il divorzio»

Le dichiarazioni rilasciate oggi da Francesco Totti in un’intervista esclusiva al Corriere della Sera, che aggiungono pesanti dettagli alla fine del suo matrimonio con la conduttrice e showgirl Ilary Blasi, a cui era legato da più di 20 anni, hanno diviso l’opinione pubblica. Come solo la storia d’amore più amata degli ultimi decenni, ora certamente la più chiacchierata, poteva fare. Come spesso succede, la vicenda ha animato soprattutto il popolo di Twitter, impegnato in queste ore a prendere le parti dell’uno o dell’altro – le critiche all’ex capitano dell’As Roma, accusato di aver inutilmente screditato Blasi, per il momento vanno per la maggiore – o semplicemente a scherzarci su. Tra le migliaia di commenti spicca però quello di Mario Adinolfi, che decide di cavalcare il disappunto sulla battaglia mediatica e legale in corso tra i due per condannare il divorzio.


«Come potranno sentirsi i figli di Totti leggendo il papà dare della traditrice alla mamma, al nonno del trafugatore di Rolex, per avviare la battaglia legale sui soldi? Cazzullo cementa la mia certezza: il divorzio è l’inferno, va vietato, così prima di sposarsi ci si pensa bene», scrive. Il primo tweet apre a una serie di altri commenti sul matrimonio, il divorzio e gli errori che Ilary Blasi e Francesco Totti starebbero commettendo durante il loro processo di separazione. «Il matrimonio deve essere per la vita. I nostri genitori restavano insieme magari detestandosi ma offrivano ai figli quel di cui i figli hanno bisogno: la stabilità della famiglia. Se papà addita mamma come traditrice non fa il loro bene. Totti ha sbagliato», aggiunge. E ancora: «Io non vedo vantaggi nella società che consente il divorzio diffuso rispetto a quella che lo vietava. Vedo famiglie sfasciate e un’infinità di dolore in più, in particolare dei figli», scrive, concludendo: «Vai, dividetevi in curve contrapposte come al solito. Io sono nel team “poveri figli”».


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