Giorgia Meloni spiega perché FdI ha votato no al rapporto dell’Europarlamento sull’Ungheria

La leader di FdI: «È un documento politico. Non dobbiamo dare vantaggi alla Russia»

Ieri l’Europarlamento ha votato un rapporto sull’Ungheria in cui accusa il paese di Viktor Orbán viene definito una «minaccia sistemica» ai valori fondanti dell’Ue. Il documento è stato approvato a larga maggioranza, con 433 deputati a favore e 123 contrari. Tra questi anche Ecr e Id, che raggruppano gli europarlamentari di Lega e Fratelli d’Italia che si sono opposti in blocco all’approvazione del rapporto. E oggi la leader di FdI Giorgia Meloni ha spiegato in un intervento a Radio Anch’io il motivo del voto: «Il documento votato a Strasburgo è un documento molto politico. Forse non ci siamo resi conto della situazione in cui ci troviamo. C’è un conflitto, la scelta intelligente sarebbe avvicinare le nazioni europee piuttosto che allontanarle. Non possiamo regalare alleati ai nostri avversari», ha detto. E poi: «Si tratta di un testo in cui si dice che l’Ungheria non deve prendere lo risorse europee, ma questo va fatto circostanziando quali sono le accuse. Io vorrei che non ci fosse una discrezionalità, cioè dire quanto mi fa simpatia e antipatia il governo di quella nazione, perché poi diventa difficile per tutti. In quel testo c’è una serie di materie risolte da tempo». Parlando sempre della guerra, Meloni ha aggiunto: «Leggo continuamente di attacchi alla Polonia. Dobbiamo renderci conto che la Polonia si sta caricando tutti i profughi ucraini senza chiedere niente all’Europa. Vogliamo davvero aprire questo fronte? La Polonia, lo dice la Nato, rischia di trovarsi in guerra con la Russia. E noi cosa facciamo? Attacchiamo la Polonia esattamente come l’Ungheria?».


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