Lecce, bambino di due anni ingerisce hashish in casa scambiandolo per una caramella: indagati i genitori

L’accusa è di lesioni personali. A portarlo in ospedale era stata la nonna

I genitori del bambino di 2 anni che da giovedì 15 settembre è ricoverato all’ospedale Vito Fazzi di Lecce sono indagati. L’accusa ipotizzata è lesioni personali, ma non si esclude la riqualificazione del reato in lesioni come conseguenza di altro reato. Stando alle analisi del sangue svolte in questi giorni, il bambino ha ingerito hashish mentre giocava in casa probabilmente scambiandolo per una caramella in un momento di distrazione dei genitori. I primi sintomi li aveva accusati nella notte tra mercoledì e giovedì, al punto che i suoi genitori avevano deciso di avvertire la nonna. Arrivata la mattina dopo, si era accorta di come il bambino non rispondeva più agli stimoli, ormai caduto in stato di totale incoscienza. Caricato in macchina, la nonna lo aveva portato di corsa all’ospedale. Ora è fuori pericolo e le sue condizioni di salute sembrano tornate alla normalità. Tuttavia, come disposto dalla procuratrice capo Simona Filoni, non può lasciare ancora l’ospedale. Per poter proseguire con le indagini è stato emesso il divieto di dimissioni e di consegna a chiunque. Resterà, quindi, sotto sorveglianza mentre il Tribunale per i Minori, insieme ai servizi sociali, verificheranno l’idoneità genitoriale del padre e della madre.


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