L’uomo arrestato perché ha provato a toccare la bara della regina Elisabetta II: «L’ho fatto perché non è morta»

Identificato anche l’inglese colpevole di aver insultato e minacciato mentre era in fila

Svariate migliaia di persone hanno voluto omaggiare Elisabetta II alla camera ardente allestita a Westminster Hall. Rimasta aperta per 5 giorni, ha permesso ai sudditi inglesi di poter salutare per l’ultima volta la defunta regina. Tra chi ha passato decine di ore in coda pur di vedere il feretro, c’è anche chi si è reso protagonista di episodi che hanno attirato l’attenzione dei presenti e dei media. Ad esempio, l’uomo che venerdì sera ha lasciato l’interminabile coda di persone in lutto per avvicinarsi di scatto alla bara della sovrana. Secondo i media inglesi, si tratterebbe del 28enne Muhammad Khan. Proveniente da Limehouse, nell’est londinese, è risultato senza fissa dimora e verrà sottoposto nei prossimi giorni a una valutazione sulla sua salute mentale. Le telecamere fisse all’interno del Parlamento britannico hanno mostrato come Khan sia stato placcato e bloccato a terra dagli agenti che sorvegliavano l’area. Come lui, anche Mark Hague è apparso in diretta televisiva mondiale. Il 52enne, anche lui senza fissa dimora, non era ancora entrato a Westminster Hall quando si è lasciato andare a particolari commenti. «Ditele di uscire dalla sua ca***o di bara perché non è morta», ha esclamato davanti alle telecamere intente a documentare la mole di persone in fila minacciando, poi, gli altri presenti e gli agenti di polizia. Scortato dalle autorità, dovrà pagare una multa di 120 sterline.


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