Fuga dei civili russi dopo l’annuncio della mobilitazione militare

La frontiera è l’unica rimasta aperta ai civili russi in possesso di un visto Shengen. Questa mattina sono esauriti i posti sui voli diretti all’estero

Rettifica – A seguito di una ulteriore verifica del video, abbiamo riscontrato che questo risulta pubblicato in un periodo precedente a quello dell’annuncio della mobilitazione militare imposta da Vladimir Putin. Nell’articolo di Open Fact-checking spieghiamo che non c’è alcuna prova dell’esistenza di una coda da “35km” e che il traffico al confine finlandese non risultava così “catastrofico” come raccontato erroneamente. Di fatto, il confine finlandese è stato interessato da un aumento di ingressi nell’arco della notte tra il 21 e il 22 settembre, ma del tutto gestibile da parte delle autorità finlandesi. Il titolo di questo articolo cambia da “Fuga in massa dei civili russi dopo l’annuncio della mobilitazione militare: 35 km di coda al confine con la Finlandia – Il video” a “Fuga dei civili russi dopo l’annuncio della mobilitazione militare”. Ci scusiamo per l’errore.


Scene apocalittiche al confine tra Russia e Finlandia, l’unica frontiera ancora aperta ai civili russi in possesso di un visto Shengen. La coda di macchine in fila per lasciare la Russia avrebbe raggiunto i 35 km e continua ad allungarsi ora dopo ora. A spingere alla fuga migliaia di persone l’annuncio di questa mattina del presidente russo Vladimir Putin, che ha dato il via alla mobilitazione militare parziale. Un provvedimento che chiamerà sul campo di battaglia ucraino altri 300 mila soldati e coinvolgerà esclusivamente i cittadini che già fanno parte delle riserve o che hanno esperienza nelle forze armate. L’escalation dei toni fa presupporre evidentemente un’escalation militare, almeno a coloro che stanno cercando di lasciare il Paese. Nella mattinata di oggi erano già esauriti i posti sui voli di linea diretti all’estero.


Immagine di copertina: Twitter

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