Il piano del premier israeliano Lapid all’Onu sulla soluzione a «due Stati», l’appello ai palestinesi: «Costruiamo un futuro insieme»

«Abbiamo solo una condizione» – ha dichiarato Lapid parlando agli abitanti di Gaza – «Smettete di lanciare razzi e missili ai nostri bambini. Mettete giù le armi e non ci saranno più restrizioni».

Come era stato anticipato, il primo ministro israeliano Yair Lapid si è dichiarato favorevole all’adozione della soluzione dei Due Stati per porre fine alla questione con il popolo palestinese. Premesso però che il futuro Stato palestinese sia «pacifico» e non si trasformi in «una base del terrore che minaccia Israele». La conferma delle indiscrezioni diffuse da molte fonti a lui vicine è arrivata dall’intervento che il premier di Israele ha fatto all’Assemblea Generale dell’Onu attualmente in corso a New York. «Un accordo di pace con i palestinesi basato sulla formula due popoli due Stati è la cosa giusta per la sicurezza di Israele, per l’economia di Israele e per il futuro dei nostri bambini», così ha commentato la decisione Lapid, aggiungendo che la maggior parte degli israeliani è favorevole al cambiamento. Il premier israeliano ha dichiarato che un piano per ricostruire Gaza è già pronto, ma prima dovrà esserci un cessate il fuoco.


«Se Gaza smette di bombardarci siamo pronti ad aiutarla»

Ci sono condizioni, però nel discorso di Lapid: «Che il futuro Stato palestinese sia pacifico, e che non diventi un altro Stato basato sul terrorismo che minacci il benessere e l’esistenza di Israele. E che avremo l’abilità di proteggere la sicurezza dei cittadini di Israele in ogni momento». «Ci si può chiedere di vivere secondo i valori dell’Onu, ma non di morire per loro», ha aggiunto il primo ministro. Lapid ha poi fatto riferimento a Gaza. «Molti membri di questa assemblea mi chiedono perché non abbiamo sollevato le sanzioni a Gaza», ha dichiarato Lapid, per poi aggiungere: «Siamo pronti a fare molto di più. Mi rivolgo al popolo di Gaza: siamo pronti ad aiutarvi a costruire una vita migliore, a costruire un’economia. Abbiamo già presentato un piano per ricostruire Gaza». «Abbiamo solo una condizione» – ha ribadito – «Smettete di lanciare razzi e missili ai nostri bambini. Mettete giù le armi e non ci saranno più restrizioni».


«L’Iran guida l’odio per Israele»

Lapid ha poi richiesto che tutti i Paesi musulmani, «dall’Indonesia all’Arabia Saudita» a riconoscere lo Stato di Israele – cosa che attualmente non avviene – e farvi pace. Nello specifico, Lapid ha menzionato l’Iran che secondo lui è «direttore di un’orchestra d’odio» nei confronti del suo Paese. «L’Iran è l’unico Paese di questa assemblea che chiede apertamente la distruzione di Israele», ha dichiarato Lapid per poi aggiungere: «Deve essere reso chiaro all’Iran che se proseguirà con il proprio programma nucleare la risposta non sarà verbale, ma la forza militare».

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