Siena, un ex inquilino ucraino e sua nipote arrestati per l’omicidio dell’anziana strangolata: lui trovato con i gioielli della vittima

Dalla confessione della 25enne è emerso che l’esecutore sarebbe stato zio che avrebbe ucciso l’81enne con un laccio da scarpa intorno al collo

È arrivato il punto di svolta nell’omicidio della donna di 81 anni trovata morta strangolata nella sua abitazione lo scorso 27 settembre a Siena. La squadra mobile di Siena ha, infatti, fermato l’ex inquilino della vittima e sua nipote, rispettivamente di 39 e 25 anni, entrambi di nazionalità ucraina. Dalla confessione della 25enne è emerso che l’esecutore sarebbe stato suo zio che avrebbe, riporta la polizia, «stretto un laccio da scarpa al collo» di Annamaria Burrini, non riuscendo ad addormentarla con una sostanza versata su una bevanda richiesta dalla stessa vittima. L’ex inquilino – riporta la squadra mobile – è stato trovato in possesso di gioielli che sembrerebbe appartenere alla vittima.


La vicenda

I fatti risalgono al 27 settembre, giorno in cui Annamaria Burrini, 81 anni, è stata trovata morta nel suo letto con chiari segni di strangolamento, ma senza tracce di effrazione sulla porta e sulle finestre dell’abitazione. La donna viveva poco fuori Porta Ovile, all’ultimo piano di un palazzo a ridosso del centro di Siena. Dalle prime indagini, la polizia scientifica e il pm Sara Faina si erano accorti che dall’appartamento della pensionata mancava un’ingente quantità di denaro, mentre il procuratore Nicola Marini ha subito confermato che si trattava di un omicidio, e non di una morte casuale. Quando i vigili del fuoco hanno forzato la porta di casa e trovato il cadavere, la donna era sdraiata sul suo letto e indossava ancora le scarpe. Eppure, non c’era nessuno spargimento di sangue né tanto meno impronte o segni di effrazione. Gli interrogatori di amici, conoscenti e condomini – condotti dalla squadra mobile – hanno permesso di stringere il cerchio dei sospettati. La donna, infatti, affittava le camere del proprio appartamento a studenti e operai. Un giorno, hanno raccontato alcuni testimoni, la pensionata si era lamentata di aver subito alcuni furti di oggetti di valore.


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