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Fuga di gas da Nord Stream, una gigantesca nuvola di metano sopra Svezia e Norvegia: coinvolta anche l’Italia – Il video

30 Settembre 2022 - 11:23 Redazione
La nube si sta dirigendo anche verso le isole Svalbard che coprirà entro un paio di giorni

Il livello di metano nell’aria tra Svezia e Norvegia ha raggiunto un livello tale da aver formato una grande nuvola. E, secondo le previsioni degli esperti, la nube di metano dovrebbe arrivare in giornata anche sull’Italia. «Non c’è nessun pericolo né di inquinamento né per la salute dei cittadini, dato che la nube si è molto diluita in atmosfera», rassicura Bernardo Gozzini, direttore del Consorzio Lamma – Cnr. «Il metano è un gas climalterante, che incide sul riscaldamento globale, ma non inquinante», precisa Gozzini. Gli esperti dicono che la formazione di questa nube sia riconducibile alla fuoriuscita di metano che è avvenuta in una zona di mare relativamente poco profonda, cosa che ha favorito il raggiungimento dell’atmosfera in breve tempo. Lo scienziato del clima Stephen Matthew Platt parla di una quantità di emissioni che «corrispondono al doppio delle emissioni annuali di metano dell’industria petrolifera e del gas in Norvegia».

Dall’istituto norvegese di ricerca sull’aria Nilu, ad Agder, si parla di circa 40 mila tonnellate di metano. «Non è pericoloso per l’uomo», ha assicurato Platt, «non è un gas infiammabile in queste quantità. È l’effetto climatico di cui invece stiamo parlando». Il gas rilasciato infatti, è comunque molto più potente dell’anidride carbonica nell’assorbire il calore del sole e nel riscaldare la Terra. Secondo Bjørn Samse, collega di Platt, queste 40mila tonnellate sono «un’emissione superflua che si aggiunge a tutte le altre», ma che comunque in relazione ad altri fattori inquinanti come la produzione di energia e dell’agricoltura «non sarà un’aggiunta molto grande». Il capo dell’energia danese, Kristoffer Böttzauw, ha detto che si aspetta che il gas sarà fuori dai condotti Nord Stream, che vanno dalla Russia alla Germania, entro domenica. «Riteniamo che metà del gas sia ormai esaurito da uno dei due tubi», ha detto Böttzauw durante una conferenza stampa.

Le accuse

Intanto, rimane ancora da chiarire cosa abbia provocato questa perdita di gas. In un primo momento, dalla Germania arrivavano accuse di «sabotaggio mirato» dirette alla Russia. Nelle ultime ore, invece, il servizio di intelligence esteri di Mosca ha dichiarato di essere in possesso di «alcuni materiali che indicano la pista occidentale nell’organizzazione e nell’attuazione dell’attacco terroristico». Il ministro svedese dell’Energia, Khashayar Farmanbar, ha inoltre affermato che è «molto probabile» che le falle siano state prodotte «deliberatamente», forse da un «soggetto diverso da uno Stato».

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